I grandi vecchi della sinistra

I grandi vecchi della sinistra I grandi vecchi della sinistra Bobbio e Foa in campo per il «sindaco-ingegnere» Dopo il leader referendario Segni, ecco i grandi vecchi della sinistra attorniati da gran parte dell'«intellighenzia» non solo torinese. Sono gli sponsor illustri di Valentino Castellani. Ieri sera, nella sala Seat stracolma di pubblico, a suo favore si sono pronunciati il filosofo Norberto Bobbio e il sindacalista Vittorio Foa con Franco Bolgiani, Luciano Gallino, Mario Deaglio, Gianni Vattimo, Rodolfo Zich. «Non è mai accaduto che presentassi e sostenessi un candidato a sindaco - ha esordito Bobbio - per un volta, come accade a noi vecchi, i nipotini non potranno dire "Nonno, l'hai già detto". Ed è la prima volta perché prima non era possibile». Esordio rompighiaccio per poi riconoscere a Castellani il «coraggio e il merito di aver accettato un impegno di fronte al quale io mi sono sempre tirato indietro. Sono senatore grazie a Pertini, dipendesse da me non farei nemmeno il consigliere del più piccolo comune». Per Bobbio «Torino, pur con il passo stanco di un vecchio col bastone, ha mantenuto le sue radici, è riuscita a superare la battaglia della grande immigrazione, nonostante le grettezze e le miserie torinesi che conosciamo. Occorre che si rilanci. Castellani, che non è un "ex" di niente, è adatto a questo compito, si presenta con un programma non solo con la sua personalità». Tra i tanti problemi, due stanno parti¬ colarmente a cuore al filosofo: «Gli anziani e gli immigrati: due problemi che per essere risolti hanno bisogno della solidarietà». Per Vittorio Foa, l'aspetto più rilevante della candidatura di Castellani «è che a lui si è arrivati rompendo un meccanismo, c'è stato il recupero democratico della volontà popolare». Prima di Bobbio e Foa, Franco Bolgiani, esponente del mondo cattolico, aveva sottolineato la sua interpretazione sull'unità o meno dei cattolici in politica: «Si esce finalmente dal monolitismo culturale, abbiamo coscienza, responsabilità e libertà nelle scelte temporali». Tra tanti docenti non poteva mancare un appello corale affinché il nuovo governo cittadino dedichi tempo e risorse all'Università e alla cultura. «Risorse umane, patrimonio scientifico e tecnologico, collegamenti con l'Europa, qualità della vita - hanno ricordato Deaglio e Gallino - sono i fattori su cui punta il programma di Castellani utili per qualsiasi tipo di sviluppo che è impossibile individuare oggi». Un Castellani imbarazzato («Mi sembra di sentir parlare di un altro») ha annunciato i primi 3 componenti la «squadra» se diventerà sindaco: Carlo Baffert, del solidarismo cattolico.Guido Brosio, avvocato con esperienza internazionale, e Giovanni Ferrerò, ex-amministratore pubblico nelle file del pei. [b. min.] Norberto Bobbio (a sin.) e Vittorio Foa sono scesi in campo per Castellani

Luoghi citati: Europa, Torino