Il vizio per il gioco porta la bancarotta

Condannati due soci di una gioielleria Condannati due soci di una gioielleria Il vizio per il gioco porta la bancarotta L'ex proprietaria di una gioielleria in corso Vittorio Emanuele 98, Lidia Marchisio, 59 anni ben portati, ha patteggiato la pena per bancarotta fraudolenta con un anno e mezzo di reclusione. Più severi i giudici con il socio ed ex convivente Alessandro Laguzzi, 52 anni: 3 anni e mezzo di reclusione. Ma senza condizionale: Laguzzi se l'è giocata con una condanna a un anno e mezzo per bancarotta per il fallimento di un'altra gioielleria. Fino a un paio d'anni la coppia aveva l'abitudine di frequentare il Casinò di Saint Vincent, che aveva rilasciato alla donna la tessera «Permanente d'Onore serie argento», riservata ai clienti più affezionati, con sconti all'hotel Billia. E' stata la passione per il tavolo verde a tradire i due. La società «Alessandro Marchisio & C.» è fallita 1*8 ottobre '91 con un passivo di 532 milioni. A provocare la rovina del negozio, aveva dichiarato la proprietaria, erano stati un furto e una rapina, subiti pochi mesi prima. Quando la Marchisio aveva cercato di incassare l'assicurazione era scattata una denuncia per simulazione di reato. Ma il pretore aveva poi archiviato il caso e l'assicurazione aveva pagato 465 milioni. Chiusa la gioielleria proprietaria e socio, con i soldi della società, erano andati a St. Vincent. Ma la Mercedes che li riportava a Torino dopo le notti al tavolo da gioco è incappata nel «velox» per eccesso di velocità per ben due volte. Interrogato dal pm Prunas, Laguzzi ha ammesso: «Ho perso 170 milioni al Casinò in due sole serate». Ieri, al processo si è rimangiato la confessione, ma i giudici non gli hanno più creduto.

Persone citate: Alessandro Laguzzi, Alessandro Marchisio, Billia, Laguzzi, Lidia Marchisio, Marchisio, Prunas

Luoghi citati: Torino