Tv unite contro la mafia

Tv unite contro la mafia Tv unite contro la mafia Costanzo e Santoro sfidano Cosa nostra ROMA DALLA REDAZIONE Annunciato dallo spot più rumoroso del mondo - l'autobomba di venerdì scorso ai Parioli - stasera va in onda il Memorial Falcone, staffetta Rai-Fininvest fra Michele Santoro e Maurizio Costanzo. L'anniversario dell'omicidio del grande giudice verrà commemorato in prima serata su Raitre e in seconda su Canale 5. L'effetto-bomba incide inevitabilmente, trasformando un evento televisivo in un evento tout court. Lo testimonia l'inedito comportamento delle emittenti locali: alle undici e un quarto della sera, per solidarietà con Costanzo, ottantacinque antenne dei circuiti «Cinquestelle», «Odeon Tv» e «Italia 7» si collegheranno per un quarto d'ora con la trasmissione. «Al rumore della bomba, risponderemo con i nostri rumori», promettono gli organizzatori. Rumori di sirene e di campane. Di fabbriche e di chiese. Le prime sirene saranno suonate dai minatori del Sulcis, da tempo in lotta per-conservare il posto di lavoro. Poi toccherà alle campane di don Gelmini e della sua comunità umbra «Incontro». Il parterre del «Rosso e il nero» comprende Marco Pannella, Achille Occhetto, l'ultimo ministro di Falcone, Claudio Martelli e il questore Antonio Manganelli, già collaboratore del giudice e oggi sugli scudi per l'arresto di Santapaola. E ancora: Saveria Antiochia, madre dell'agente ucciso dalla mafia con il commissario Cassare e, da Palermo, l'ideologo retino padre Ennio Pintacuda. Gli ospiti ripercorreranno l'ultimo, intensissimo anno di vita italiana. La piazza siciliana, adesso. E cioè Capaci e via d'Amelio, i luoghi degli attentati mortali a Falcone e Borsellino. A Capaci un gruppo di giovani palermitani ricostruirà l'albero di Falcone, con bigliettini e messaggi appesi alle sue fronde. Ma il collegamento più emozionante della serata sarà probabilmente quello con la fabbrica di Libero Grassi (ucciso dalla mafia perché denunciò il racket), che riprenderà l'attività dopo mesi diffìcili, sotto gli occhi della vedova Pina e dei figli. Finito «Il rosso e il nero», Santoro correrà al teatro Parioli, a portare il testimone al «Maurizio Costanzo show». Sul palcoscenico, a cinquanta metri dal cratere deU'autobomba, siederanno due ministri della Repubblica: Giovanni Conso e Nicola Mancino. Con loro, il presidente dell'antimafia Luciano Violante, Clemente Mastella, Giuseppe Ayala e l'ex sindaco di Palermo Elda Pucci. E ancora, tre giornalisti: Giuseppe D'Avanzo, Claire Sterling e Francesco La Licata. Sfileranno anche vedove e orfani degli agenti di scorta di Falcone e Borsellino, nonché Giuseppe Costanza, l'autista scampato alla strage.

Luoghi citati: Falcone, Italia, Palermo, Roma