Gallo. «Sì va tassata la readita finaziaria »

«Non faccio percentuali, no ad aliquote progressive» «Non faccio percentuali, no ad aliquote progressive» Gallo: «Sì, va tassata la readita fìaaaziaria » IL MINISTRO DELLE FINANZE AROMA HAI, Ahai, Ahai... ministro no-Alpitour? Franco Gallo, fiscalista di vaglia, è ministro delle Finanze da pochi giorni e già piange lacrime amare, come nello spot televisivo dei turisti sciagurati. Com'è difficile navigare per gli itinerari fiscali d'Italia. In una commissione parlamentare Gallo ha detto le sue opinioni da accademico più che da ministro, sinceramente, senza furbizie politiche, e subito si è ritrovato sui giornali titoli terroristici. Basta un aggettivo sbagliato, quando si parla di Fisco, per condizionare il mercato dei titoli di Stato, la lira e la Borsa. Il ministro professore se la prende con i cronisti economici «ragazzini», richiamando, senza forse saperlo, una celebre polemica dell'ex presidente del Consiglio Giuliano Amato contro i cronisti politici «ragazzini». Sarà colpa loro? 0 piuttosto della folle politica fiscale di cui tutti noi possiamo dichiararci vittime, compreso il professor Gallo? «Non parlo, non dò interviste, sono la prudenza fatta persona si lamenta il ministro - ma dovrò pur dire la mia opinione quando vengo specificamente interpellato da una Commissione parlamentare. E la mia opinione è che la rendita finanziaria va tassata, sia pure senza applicarvi la proporzionalità. Tut- te le illazioni che ne derivano, come il consolidamento del debito pubblico e altro, sono pure baggianate terroristiche». Diciamo al ministro che comunque sta dando un colpo al cuore del «Bot-People», al ceto sociale che in Italia vive d'interessi pagati dallo Stato sul suo enorme debito. Per una volta, vivaddio, il nostro interlocutore è uno che non ragiona in termini di voti, ma di equità. Che cosa intende dunque il professor Gal¬ lo per cedolarizzazione delle rendite finanziarie? Sta correndo di riunione in riunione, ma non si sottrae, via cellulare, alla richiesta di spiegazione: «La rendita finanziaria va tassata, anche se penso sia assolutamente fuori luogo tassarla secondo le aliquote progressive e, tantomeno, con l'aliquota del 30 per cento prevista dall'Ecofin per i depositi bancari». Va tassata col quindici per cento? chiediamo timorosi per il ruolo di cronisti, ma anche per quello di risparmiatori. «Non faccio percentuali - risponde - e non intendo farne, sarebbe fuori luogo». Ma cosa sarà esattamente - gli obiettiamo - questa cedolare secca sulle rendite finanziarie? «Io penso - risponde - che vadano tassate le rendite finanziarie. E poiché è estremamente difficile accertarle credo sia opportuno ricorrere alla cedolarizzazione». Per carità, ministro, che cosa intende per cedolarizzazione? «Semplicemente - risponde - ricorrere agli intermediari per riscuotere ciò che spetta al Fisco. Se lei acquista dei titoli pubblici lo farà attraverso un intermediario finanziario, che può essere una banca. Ebbene, attraverso questo intermediario, si può riscuotere l'imposta. Ma io ho parlato soltanto di un meccanismo e non di un'imposta al 15 per cento, come qualcuno ha detto». Hai voglia a spiegare al ministro delle Finanze l'angoscia di milioni di contribuenti per la prospettiva di mia tassazione più severa della rendita finanziaria e dei titoli del debito pubblico. Ma anche lui ha un'anima. Gli diciamo che la gente è furiosa nera per le complicazioni del 740, per il finto numero verde che dovrebbe dare informazioni e che non risponde mai. Replica: «Hanno perfettamente ragione i contribuenti, il caos le¬ gislativo ha dato luogo a situazioni indegne. Ma non ne sono responsabile». Fa capire che questo Billia, segretario generale del ministero delle Finanze e dominus del numero verde, non l'ha convinto molto e le uniche promesse le fa per la dichiarazione dei redditi dell'anno prossimo. Ma soprawiveremo abbastanza? Ministro, gli diciamo, la gente è fuori di sé e protesta per la dichiarazione fiscale più complicata partorita da una burocrazia del mondo civilizzato. E lui: «La gente protesta e io la capisco. Le disposizioni sull'Irpef hanno creato una complicazione terribile, a causa della caotica legislazione degli ultimi anni. Io posso soltanto promettere che per la prossima dichiarazione dei redditi non si ripeterà». Basterà questa promessa ai contribuenti che stanno cercando di compilare l'orrendo 740? Neanche il ministro Gallo lo crede, pur mantenendo il punto d'onore: giura che mai e poi mai accetterà ulteriori rinvii nel termine della dichiarazione dei redditi, come chiedono i commercialisti. Ma il ministro, stavolta, ha proprio un cuore: «Dica ai contribuenti, se può, di armarsi di pazienza. Sarà l'ultima volta che questo capita. Chiedo scusa io a nome dello Stato!» Alberto Staterà «La gente protesta e io la capisco Le disposizioni sull'Irpef hanno creato una complicazione terribile per la caotica legislazione degli ultimi anni» Intorno «Non faccGallola reSotto, il ministro del Tesoro Barucci Sotto, il ministro del Tesoro Barucci

Persone citate: Alberto Staterà, Barucci, Billia, Franco Gallo, Gallo, Giuliano Amato

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