Il cuore della campagna elettorale per il sindaco batte in piccoli uffici

Il cuore della campagna elettorale per il sindaco batte in piccoli uffici Il cuore della campagna elettorale per il sindaco batte in piccoli uffici La politica non abita più qui Dai candidati l'addio ai santuari dipartito Corsa verso il 6 giugno di 10 aspiranti sindaci e, da quanto appare, gara a chi spende meno. E' la novità di queste elezioni amministrative. A cominciare dai quartier generali dei candidati: poche stanze, pochi impiegati, ricorso a famigliari, figli e nipoti in pista per il papà o lo zio. Sotto tono i vecchi santuari della politica: i liberali hanno traslocato da via Maria Vittoria 1, ridimensionando lo spazio in via Roma 101 ; nella de sono sparite le sedi di corrente; il psi ha «riscoperto» vecchi uffici. Il nuovo stile emerge tra i candidati che si definiscono «non politici». Valentino Castellani, sostenuto da Alleanza per Torino, pds e Verdi del Sole che ride, «vive» questa fase «difficile ma appassionante» in un appartamento di via Pigafetta 47: quattro stanze al primo piano dove il figlio Stefano coordina la campagna elettorale con i volontari e una segretaria. Il giovane Castellani dice: «L'alloggio ci è stato messo a disposizione da un sostenitore che l'ha affittato per trasformarlo nel proprio ufficio. Entrerà a settembre e in attesa della riconversione ce lo ha imprestato». Spese? Nessuna. «Per la sede non pago nulla» afferma Domenico Cornino, il sindaco sostenuto da Farassino. La Lega Nord gli ha messo a disposizione due stanze al secondo piano di via Cernala 24. Diego Novelli, candidato della Rete, di Rifondazione e di Alleanza verde, ha voluto invece «abitare» a Borgo San Paolo, 4 stanze vicino al proprio portavoce Gregnanini in via Vigorie 13. «Ne bastano due» precisa Gregnanini, che aggiunge: «Ci sono state messe a disposizione dal proprietario del mio. alloggio che con gli anni è diventato un amico». Quanto costano? Niente. Gratis pure il centro operativo di Giovanni Zanetti, in lizza con l'appoggio di de e Torino liberale. E' in corso Vinzaglio 17 al primo piano, ufficialmente sede della società Raf (Ricerche e -analisi finanziarie), normalmente in coabitazione con altri docenti universitari. «Ma questa è un'emergenza» scherza l'addetto stampa Luca Fioretti. E nell'emergenza la Raf è diventa sede del candidato, che ne occupa 2 stanze e si avvale di 4 collaboratori, compresa la figlia Silvia. «Lo sfarzo non abita più qui» sembrano dire i candidati alla successione di Giovanna Cattaneo sulla sedia più ambita della Sala Rossa, vuota da sei mesi. Anche i «politici», dal socialista Marzano al missino Martinat, si affidano molto al «fai da te». Marzano ha «riciclato» il centro di via Pastrengo 3, utilizzato per le precedenti elezioni. Si avvale della collaborazione del nipote Franco Marzio e dello staff di quand'era vicesindaco. Soluzione in famiglia per Ugo Martinat nell'ufficio di corso Francia 17, il suo studio professionale a 10 metri dal partito. Addetti alla campagna elettorale, la sorella, la nipote con il marito, la moglie. La Lega per Torino, a sostegno del candidato sindaco Claudio Pioli, utilizza la sède del gruppo regionale, tre stanze in via dell'Ala 8. Spiega Renzo Rabellino, consigliere a Palazzo Lascaris: «E' il punto focale della campagna elettorale». Tutto casa e famiglia Maurizio Lupi. Per lui «corrono» 4 li¬ ste, ma il budget per il 6 giugno è stretto. Allora il candidato utilizza come ufficio casa propria in via Invernizio 3. Giacomo Zingaro ha il quartier generale in via Baltimora 152 a Santa Rita nelle stanze della Lega Pensionati Insieme. Così Vittucci Righini che ha come punto di riferimento Allean¬ za monarchica, il suo movimento, in via Mercanti 3O/C. E i partiti tradizionali? «In corso Palestra e in via Carlo Alberto non c'è più un gran via vai» ammettono psi e de, che si è alleata con i liberali. Pds, Verdi (Sole che ride), assieme al pri che non ha presentato simbolo, hanno coordinato la loro azione con Alleanza per Torino nello sforzo di far arrivare Castellani al ballottaggio. Analogo l'impegno della Rete, di Rifondazione e Alleanza verde che sperano addirittura di «chiudere il discorso» con Novelli sindaco al primo turno. Giuseppe Bangi orgio C'è la gara a chi spende meno: appartamenti in prestito e tanto «fai-da-te» Uffici con computer e telescriventi del candidato Valentino Castellani

Luoghi citati: Borgo San Paolo, Torino