Ciarrapico, Longarini e Ferlaino dai magistrati Corioni non trova aiuti Percassi deluso dai fans

Ciarrapico, Longarini e Ferlaino dai magistrati Corioni non trova aiuti Percassi deluso dai fans La radiografia della A mette a nudo debiti e problemi di troppe società Roma e Napoli, profondo rosso Giocatori in fuga da Firenze (se va in B) LO STATO DI SALUTE DEL CALCIO ) | L pallone rischia di sgonfiarI si e di affogare nei debiti. E' H la realtà in cui devono calarsi giocatori, dirigenti e allenatori. Il pubblico guarda impotente: ad esso si chiedono solo sacrifici. I presidenti reagiscono al vento nuovo in maniera diversa: c'è chi smentisce la portata del passivo o proclama di non aver debiti, chi tace per non mentire e chi si aggrappa alla trasparenza e al rigore per tappare i buchi. Non manca chi è alle prese con vertenze giudiziarie (Ciarrapico, Longarini, ora anche Ferlaino, che dovrà rispondere ai magistrati del miliardo che avrebbe versato al Green Sport, detentore del pacchetto di maggioranza dell' Avellino). Parlano le cifre, che in taluni casi (Roma e Napoli) assumono toni dramamtici. A fianco abbiamo disegnato la mappa della serie A per indicare la situazione dei vari club. Ma non solo quella economica. In questo momento difficile vanno valutati anche altri elementi per avere un quadro globale: l'assetto societario (esempio, un presidente che è in dubbio se lasciare o restare diventa segnale negativo, anche se i soldi non mancano) e le operazioni previste al mercato. Tra le grandi, in crisi c'è in primo luogo la Roma. Si porta dietro due elementi negativi sui tre esaminati, la crisi economica e l'assetto societario instabile: c'era la possibilità che una cordata si facesse carico dell'eredità di Ciarrapico. Il costo dell'operazione, lievitato da 70 a 107 miliardi, ha partorito la fumata nera di lunedì pomeriggio. Ieri la Roma ha smentito «la misura dell'indebitamento, addirittura superiore ai 100 miliardi, diffusa dagli organi di informazione» e mette «a disposizione degli aventi diritto i dati esatti esposti nelle scritture contabili della società». Tutto ciò mentre i tifosi contestano le cordate (dietro vedono l'ombra di Matarrese) e appoggiano Casillo. Ma il suo arrivo nella capitale rischierebbe di mettere in crisi il Foggia. Grossi problemi economici anche al Napoli. I miliardi di passivo sono i 20 dichiarati, o invece 40? Si preannunciano perciò tempi cupi sul mercato: le cessioni di Fonseca, Crippa, G. Galli e Careca non rappresenterebbero il giusto tonico per la campagna abbonamenti. Ferlaino resta in sella, garantisce almeno continuità ma dovrà fare salti mortali per non essere disarcionato dalla lievitazione dei costi. Al Napoli pagano ancora l'effetto-Maradona: stipendi altissimi a tutti, i costi di gestione superano gli incassi. Anche il Torino ha molti problemi. I vecchi debiti pesano, il notaio Goveani ritiene che l'unica via d'uscita sia quella di trovare sul mercato 15-20 miliardi «per evitare la bancarotta» e garantirsi un prossimo campionato sereno. Goveani è un precursore che indica a tutti la via del sacrificio? La situazione giocatori è incerta, dipende anche dal portiere che si piazzerà tra i pali lasciati da Marchegiani, dal cen¬ trocampista che affiancherà Venturin e dalla punta che spalleggerà Aguilera. Si nutre molta fiducia in Carbone che sta giocando bene nell'Ascoli, rientreranno Vieri (deludente a Pisa) e Delli Carri (bene a Lucca) e si parla di un paio di stranieri. Discorso diverso per la Fiorentina, condizionata più dalle pessime prestazioni della squadra (gli errori della dirigenza stanno a monte, come il divorzio da Radice) e dagli umori della piazza (Effenberg e Laudrup minacciati dai tifosi, ieri c'è stato un armistizio) che da questioni economiche. Ma i Cecchi Gori hanno investito già moltissimo: fino a quando andranno avanti senza voler rientrare dei miliardi (pare 70) già spesi? Per il 9394 pensano a Vicini tecnico ma aspettano l'esito del campionato. La serie B sarebbe un dramma, con la squadra da ricostruire. Fin d'ora Effenberg, Laudrup, Baiano e Di Mauro fanno però capire che vogliono cambiare aria. In provincia, c'è il Brescia a navigare in acque tempestose: la squadra rischia la retrocessione e nessuno fa un passo avanti per sostenere Corioni. Nel bresciano assicurano che il deficit del club è di 23 miliardi, e si è disposti a dare una mano solo al Lumezzane (si gioca la promozione in C2 con il Cittadella in uno spareg¬ i rati uti ans gio). Il presidente onorario del Lumezzane è Saleri e fu presidente del Brescia promosso in A nel 79-80. L'atmosfera diventa greve se si pensa che Raducioiu, Hagi e Sabau non gradiscono la B, e che De Paola, Landucci e Negro hanno le valigie pronte. Sempre in provincia c'è Percassi che vive giorni difficili, ma soltanto per una questione morale: ha manifestato l'intenzione di mollare l'Atalanta a causa degli incidenti di Brescia. Dovrebbe maturare il ripensamento entro giugno. Fra i presidenti dubbiosi c'è anche Spinelli. Dopo la tempesta nei giorni del licenziamento di Maifredi, si è tranquillizzato. E resterà al timone genoano. Ha convinto Skuhravy a firmare e trarrà grossi profitti dalle vendite di Panucci e Fortunato. La lista dei dirigenti indecisi sul da farsi sichiude con Longarini, su cui pende un procedimento giudiziario. Presidente ad interim dell'Ancona è Squillace, Longarini sta dietro le quinte con l'intenzione di rimanervi a meno che non si presenti qualcuno con 20 miliardi tondi tondi. Anche Udinese e Cagliari, malgrado le assicurazioni dei dirigenti, sono in una situazione precaria. Curiosità fra chi non ha problemi. La Juve ha di recente aumentato il capitale sociale di 13 miliardi, l'Inter lo ha incrementato di 25 e il Milan (notizia confermata da Galliani), ha ottenuto un finanziamento dalla Fininvèst di 50 miliardi a tasso zero, indispensabile per ottenere dalla Federcalcio il permesso di rimanere nella fascia uno. Angelo Caroli Ciarrapico, Longarini e Ferlaino dai magistrati Corioni non trova aiuti Percassi deluso dai fans JUVENTUS MILAN UDINESE BRESCIA LEGENDA 71 V. * OTTIMA BUONA NORMALE CATTIVA PESSIMA SITUAZIONE SITUAZIONE SITUAZIONE ECONOMICA SOCIETARIA GIOCATORI 4> ^ 4* LAZIO >j>4< v. ROMA FOGGIA NAPOLI