Via alla «tre giorni» tra Fiat e sindacati per Melfi e Pratola

Via alla «tre giorni» tra Fiat e sindacati per Melfi e Pratola Via alla «tre giorni» tra Fiat e sindacati per Melfi e Pratola Strade nuove per l'orario Allo studio un impegno di lavoro articolato sull'arco di tre settimane In discussione formule salariali legate alla produttività individuale ROMA. E' cominciata la «tre giorni» tra Fiat Auto e sindacati per definire il quadro nel quale opereranno i lavoratori di Melfi e di Pratola Serra, i due stabilmenti d'avanguardia sui quali l'azienda punta per la ripresa. Attualmente a Melfi sono già state assunte 900 persone (di cui circa il 10 per cento donne) che diventeranno 7 mila verso la metà del 1995 quando lo stabilimento sarà a regime e produrrà 450 mila vetture l'anno del «modello B». A Melfi da settembre cominceranno le prove di funzionamento dell'impianto con la produzione di auto definite «pre serie» e dal prossimo gennaio si awierà la produzione che salirà gradualmente per raggiungere il traguardo delle 450 mila auto verso la metà del 1995. A Pratola Serra, dove si fabbricheranno i motori, gli assunti sono già 300. Alla riunione di ieri hanno partecipato per l'azienda Figurati e Gasca, rispettivamente responsabili delle relazioni industriali della Fiat spa e della Fiat Auto. La delegazione sindacale era guidata da Mazzone della Fiom, Baretta della Firn, Ange- letti della Uilm e Cavalitto del Sida. I temi da affrontare, definiti in precedenti riunioni, sono quattro: orario; salario; tempi e pause di lavoro; relazioni industriali. L'ambizione delle parti è di fare qualcosa di nuovo e c'è reciproca disponibilità. Un tema di grande interesse affrontato ieri è stato quello dell'orario di lavoro. Premesso che con l'accordo per la creazione dello stabilimento si è sancito con i sindacati che l'impianto lavorerà su tre turni il giorno per sei giorni la settimana (nel turno di notte sono comprese le donne) si è ipotizzato un orario del tutto innovativo. I tecnici lo definiscono «orario su tre settimane». Lo spieghiamo con un esempio: per due settimane si lavora sei giorni la settimana; là terza settimana si recuperano le ore eccedenti le 40 contrattuali facendo vacanza, per esempio, domenica, lunedì, martedì e mercoledì. I giorni di «vacanza recupero» dovranno sempre essere agganciati alla domenica. Nella giornata di ieri si è anche parlato di tempi di lavoro e pause. Le parti hanno convenu¬ to di nominare una commissione tecnica che studierà le varie possibilità per presentare le opzioni al tavolo principale di trattativa. Altro argomento di grande rilievo è quello del salario. La discussione ieri è stata limitata alla enunciazione dei principi che si intendono seguire: alla retribuzione contrattuale affiancare istituti aggiuntivi variabili in funzione dei risultati aziendali. Baretta della Firn ha definito la parte relativa al salario «una scommessa che è stata la Fiat stessa a proporci: contrattare un istituto salariale nuovo agganciato alla produttività del singolo e all'andaménto dello stabilimento». Cavalitto del Sida ha definito «positivo l'avvio della discussione con l'azienda» ed ha espresso la convinzione che si offre «una buona opportunità per fare un salto nelle relazioni sindacali». Angeletti della Uilm ha detto: «Su molti aspetti le posizioni nostre e dell'azienda sono simili. C'è la possibilità di fare cose nuove senza freni o remore». Sergio Devecchi

Persone citate: Ange, Angeletti, Baretta, Cavalitto, Gasca, Mazzone, Pratola, Sergio Devecchi

Luoghi citati: Melfi, Pratola Serra, Roma