Atmosfera raffinata ed essenziale per il cantautore che a Torino ha aperto il tour di Marinella Venegoni
Atmosfera raffinata ed essenziale per il cantautore che a Torino ha aperto il tour Atmosfera raffinata ed essenziale per il cantautore che a Torino ha aperto il tour Daniele, che Pio ti benedica Di grande impatto «Sicily» scritta con Chick Corea TORINO. Nel Palasport di Torino - che è diventato ormai il peggiore d'Italia per acustica, estetica, comfort e pedanteria degli addetti - Pino Daniele ha inaugurato l'altra sera la breve serie di concerti con i quali fa conoscere al pubblico «Che Dio ti benedica», l'album appena uscito che è anche uno dei suoi migliori negli ultimi anni. Quasi cinquemila spettatori vivacissimi e intonati hanno fatto coro e festa ad una serata gradevolissima e assai intensa, tutta imperniata sulla voce e sulla chitarra del cantautore napoletano: uno dei rari che sarebbero in grado di reggere un concerto intero anche da soli sul palco. In verità, non è che intorno a Pino ci fosse molta folla: era affiancato soltanto dalla balda percussionista americana Carol Steele e dal tastierista Antonio Annona che provvedeva pochi suoni aggiuntivi con il computer. Atmosfera, dunque, raffinata ed essenziale, con lo sfondo suggestivo di antiche rovine, in quello che più che un concerto è apparso come un recital generoso di un cantautore molto amato e del tutto ristabilito dopo le vicissitudini legate ai problemi di un cuore malandrino che lo ha fatto a lungo disperare. «Pochi amici di cui mi fido sono meglio di una grande band», ragionava Daniele dietro le quinte. E il suo scat elegante è esploso subito, jazzato, nella prima canzone, quasi programmatica «A me me piace o' blues»; anche se poi Pino ha lasciato le atmosfere blues per la fine della serata, dedicandosi invece nella prima parte alla melodia dolcissima di «Anna verrà», alla partitura etnica di «Napulé» che ha acceso mille fiammelle, fra il pubblico e a «Sicily», scritta con Chick Corea: un brano di grande impatto non solo musicale, per via del testo che in questi giorni del dopo-bomba di Roma risulta ancora più attuale: «Un posto ci sarà/ Fatto di lava e di sole/ Dove la gente sa che è ora di cambiare», dicevano le parole, accolte da un silenzio pensoso. La chitarra di Pino è magica come la sua voce. Trascolora senza fatica, cambia paese e atmosfere con poche sfumature sapienti. Ed ecco infatti il medley di elegante impronta brasiUana con «Viento 'e terra», «Sotto o' sole», «A' robba mia», in cui corde vocali e strumento si sublimano in un'unica ispirazione; ecco poi «Nuda», una delle canzoni più carine dell'ultimo lp che provoca un autentico (e mai sentito finora da nessuna parte) scambio d'amore fra platea e musicista: «Non ti lasceremo mai», gli urlano da sotto; e lui: «Anch'io non vi lascio». Alla prima esecuzione assoluta dal vivo, i brani di «Che Dio ti benedica» trovano un'esecuzione perfetta, con rispetto dei tempi, anche da parte degli spettatori. Anche il ritmo si fa suggerimento indiavolato con l'autoritratto «Sono un cantante di blues» («Mi vesto male/ Mi piace la birra e il vino/ Ma adesso bevo acqua minerale») e con «Fatte na' pizza», il cui testo manifesta chiaramente l'impegno e i pensieri dell'autore: «Mafia che brutta bestia e c'hai ragione/ Noi non vogliamo questa tradizione/ Dieta mediterranea e ti fa bene/ Ma a che ti serve se ti fai le pere/ S.O.S. alla Nazione/ Noi non vogliamo questa tradizione». Anche una canzone può forse servire ad uscire dai guai. Successo vivissimo. Marinella Venegoni Prossime date: 20 e 22 Cava dei Tirreni, 25 Acireale, 27 Cosenza Pino Daniele
Persone citate: Antonio Annona, Carol Steele, Chick Corea, Pino Daniele
Luoghi citati: Acireale, Cava Dei Tirreni, Cosenza, Italia, Roma, Torino
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