Si schiantano in auto a 200 all'ora

L'incidente a Druento dopo che i due giovani avevano trascorso la serata in birreria L'incidente a Druento dopo che i due giovani avevano trascorso la serata in birreria Si schiantano in auto a 200 all'ora Vittime un operaio di 23 anni e l'amica diciottenne Una folle corsa nel cuore della notte, sul filo dei 200 all'ora, a bordo di una utilitaria con il motore sovralimentato. Poi una curva, la sbandata, uno schianto. E due.morti, due ragazzi giovanissimi. E subito a chiedersi: perché? Morti del sabato sera, certo, ma anche per qualcos'altro, forse. Il giovane che era al volante era stato infatti segnalato dai carabinieri per uso di stupefacenti: sul suo corpo si farà l'autopsia per stabilire se, sabato notte, «qualcosa» non abbia aiutato il tragico incidente. Qualche birra di troppo; o la micidiale ecstasy che va diffondendosi anche in provincia? Luogo della sciagura, la provinciale che collega La Cassa e Druento, un lungo rettilineo, inframmezzato soltanto da poche curve, che i due ragazzi conoscevano benissimo. Le vittime sono Roberto Leone, operaio di 23 anni, Druento, largo Oropa 3/5, e la sua ragazza Ambra De Vito, di soli 18 anni, San Gillio, via Foscolo 5/b, commessa nel bar ristorante del padre. Hanno perso la vita dopo una serata trascorsa nelle birrerie della zona, in allegria, con un gruppo di amici. L'incidente ieri mattina, pochi minuti dopo le 3, quando la potente Renault Clio 16V, alla velocità di duecento chilometri orari, è uscita di strada nell'affrontare una curva, subito dopo avere effettuato uno spericolato sorpasso. Uscita fuori strada, l'automòbile ha saltato il canale sul ciglio della carreggiata ed ha ripetutamente capottato su se stessa schiantandosi su un prato, dopo aver ad¬ dirittura sradicato un albero. C'è stato anche un principio di incendio. Sulla vettura sorpassata viaggiavano alcuni amici della coppia, incontrati una mezz'ora prima nel pub «Il boccale allegro» di La Cassa, in borgata Truc di Miona. Attorno alle 2,30 gli amici avevano salutato Ambra e Roberto ed erano usciti dal locale per rientrare a casa, a Druento. Ma dopo un quarto d'ora i due hanno deciso di raggiungere il gruppo: di qui la folle corsa fino all'altezza del maneggio di Druento. «Dopo averci sorpassato - hanno raccontato gli amici ai carabinieri di Venaria, che li hanno interrogati come testimoni - Roberto ha ancora proseguito ad alta velocità per circa un chilometro. Non sappiamo dove volesse andare, forse non si era accorto di averci passato, forse voleva precederci in paese. A quel punto siamo stati improvvisamente abbagliati da un chiarore di luci in cielo, all'altezza degli alberi. Non avremmo mai immaginato che si trattasse della Renault che stava capottando. Subito dopo, però, abbiamo cominciato ad intravedere i rottami». I soccorsi sono stati solleciti, ma la violenza dell'impatto era stata terribile. Nulla da fare per Ambra, deceduta sul colpo. Roberto Leone è invece spirato poco dopo, per le gravi ferite e le lesioni craniche, sull'autoambulanza che lo stava trasportando al pronto soccorso di Venaria. E' toccato ai carabinieri avvertire le famiglie, svegliate dalla terribile notizia poco prima dell'alba, [gr. lon.] Roberto Leone era alla guida dell'auto Ambra De Vito faceva la commessa nel bar del padre

Persone citate: Ambra De Vito, La Cassa, Roberto Leone, Truc

Luoghi citati: Druento, San Gillio, Venaria