Ivrea mazzette in Comune di Lodovico Poletto

Quattro arresti per tangenti sulle concessioni edilizie Quattro arresti per tangenti sulle concessioni edilizie Ivrea, manette in Comune \Paga, e avrai la licenza» sdldi in cambio di concessioni e licenze edilizie. Se gli imprenditori non pagavano, i dipendènti comunali facevano ostruzipnismo. Un ricatto già emerso in molte inchieste per tangenti eie, questa volta, ha travolto l'ufficio tecnico del Comune di Ivrea. Dietro le sbarre, accusati di concussione, sono finiti tre funzionari. Per reticenza, invece è stato arrestato un imprendi ore. Le manette si sono strette ai polsi del potente capo dell'uffici^ tecnico comunale, l'architetto Angelo Paolo De Scalzi, 61 anni, dall'inizio degli Anni Settanta responsabile dell'urbanisti ;a della città. Con lui sono finii i in manette anche l'architetto Giovanni La Barbera, 42 anhi, fino al '91 numero uno del se tore programmazione dell'ufficio tecnico, adesso trasferii ) a Termini Imerese, vicino a Paermo, e il geometra Dante Baratto, 41 anni, ex archivista de settore tecnico comunale, de qualche tempo professionist che operava in proprio. h carcere è finito anche l'impi mditore edile Giuliano Rodda per anni impegnato nella rei lizzazione di numerose cooperative edilizie. L'operazione condotta dagli uomini della Guardia di Finanza e dai carabinieri si è conclusa sabato notte] poco dopo la mezza, quando è finito in manette anche l'ultima dei ricercati. Ora i quattro sono rinchiusi in carcere a Ivrea: in giornata saranno interrogati dal giudice per le indagini preliminari Antonio De Marchi. L'inchiesta, condotta dal procuratore Bruno Tinti, era decollata qualche mese fa, quando negli uffici di palazzo Giusiana era arrivato un esposto, nel quale si parlava dello «strano iter» che dovevano seguire le pratiche edilizie per essere approvate. Controlli e perquisizioni dei carabinieri di Ivrea e della Finanza hanno permesso di accertare una serie di reati. Secondo il procuratore Tinti, i tre funzionari dell'ufficio tecnico avrebbero sistematicamente boicottato tutte le richieste di concessioni, licenze ed autorizzazioni edilizie degli imprenditori che non erano di¬ sposti a pagare. Tre gli interventi edilizi presi in considerazione dai giudici eporediesi: il primo in via Burolo, il secondo in via Cascinette ed il terzo nella zona del Crist, la parte residenziale della città. I versamenti di denaro sarebbero avvenuti a più riprese: ogni volta che occorreva ottenere nel giro di poco tempo i documenti necessari per iniziare nuovi lavori e non perdere i finanziamenti. La documentazione acquisita nelle ultime settimane potrebbe, però, far luce anche su altri episodi ancora poco chiari. Gli uomini della squadra di polizia giudiziaria dell'Arma e della Finanza avrebbero, infatti, controllato tutti gli atti passati da quell'ufficio negli ultimi cinque anni. Spetterà ora ai periti dei giudici confermare o smentire molti dubbi. A Ivrea le voci, i sospetti e le illazioni sul funzionamento dell'ufficio tecnico duravano ormai da anni. Nell'88 l'amministrazione comunale, allora guidata dal socialista Roberto Fogu, avviò un'inchiesta interna: era stata sollecitata da una lettera di protesta firmata da una trentina di professionisti della città, nella quale si facevano pesanti insinuazioni sui funzionari. Il personaggio più discusso è sempre stato Angelo Paolo De Scalzi, politicamente libero da impegni ma considerato di area democristiana. Giovanni La Barbera, invece, da Ivrea se ne era andato nel novembre del '91, dopo che la giunta lo aveva sospeso per «scarso rendimento». Una vicenda confusa, nata dall'antagonismo che da sempre aveva caratterizzato la convivenza nello stesso ufficio di De Scalzi e La Barbera. Lodovico Poletto In manette tre funzionari dell'ufficio tecnico con l'accusa di concussione e un imprenditore reticente I funzionari comunali di Ivrea (da sinistra) Angelo De Scalzi e Giovanni La Barbera

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