Giochi dal Sahara

Giochi dal Sahara Giochi dal Sahara CURIOSA storia di giocattoli maghrebini e sahariani: un centinaio di pezzi - costruiti dai bambini algerini, maliani, tunisini, con materiali di scarto, fri di ferro, scatole, plastica - sono stati oggetto di una bella mostra l'anno scorso a Torino per iniziativa di Mino Rosso e del Centro per la Cultura Ludica di via delle Magnolie. Ora gli stessi giochi ((nobilitati» dalla trasferta in Europa, tornano al loro Paese d'origine, in questo caso l'Algeria, protagonisti di una settimana dedicata al gioco infantile, nell'ambito dell'anno dedicato ai bambini africani. L'i niziativa è frutto della collabo razione del centro torinese con l'Istituto Italiano di Cultura di Algeri, diretto da Piero Ardizzo ne. I lavori dureranno dal 15 al 30 maggio nel Complexe Culturel de la Jeunesse, a El Biar, Algeri. Interverranno docenti delle Università di Roma, Pavia, Algeri, Orano, l'etnologa Gabriella Fongaro, e una troupe della Rai, La mostra, intorno a cui si teorizzerà del gioco, è stata anche esposta lo scorso dicembre a Torino Esposizioni, col titolo «Dal rifiuto al sogno», in quanto proprio i materiali di scarto raccolti per strada, sono la materia prima usata dai ragazzini. «E' il riscatto - dice Mino Rosso - di ciò che è stato consumato, rifiutato, gettato... Un discorso contro l'omologazione delle culture, dove Coca-Cola, rock e football sem brano diventati unici valori di riferimento.»

Persone citate: Gabriella Fongaro, Mino Rosso, Piero Ardizzo