Così graziosi e inutili

Revival per i colorati oggetti detti «vittoriani» Revival per i colorati oggetti detti «vittoriani» Così graziosi e inutili Erano l'hobby di un tempo: figurine ritagliate e poi incollate Scatole, bauli, cornici: testimonianze di un bricolage un po' snob Erano l'hobby di tempi meno affannosi, quando si riempiva il vuoto delle ore serali attorno a un tavolo, a costruire oggetti graziosi e inutili. Si ritagliavano figurine di bambini, animali, fiori, e poi, abbinate secondo l'estro del momento, si incollavano su scatole, bauletti, cornici, a volte semplicemente su album. Nascevano oggetti unici, che oggi sono molto ricercati, anche se talvolta risultano un po' kitsch, e conosciuti con la definizione generica di vittoriani. Questo perché la moda contagiò soprattutto l'Inghilterra del secolo scorso. All'inizio i ritagli erano presi da riviste, poi vennero appositamente prodotti e venduti nei negozi. I soggetti erano vari: eroi, bambini, animali e quadri famosi, ma anche aspetti idilliaci della vita rustica, domestica e militare. Alcuni lavori erano a tema, ad esempio le quattro stagioni. Questi bricolages erano molto in voga anche negli Stati Uniti e in Germania: Raphael Tuck, la più nota manifattura di collages, aveva una sede tedesca e una a New York. Alcuni pezzi rari hanno infatti stampato il nome del fornitore. Oggi parecchi di questi oggetti sono rifatti. Basta andare in qualsiasi mercatino delle pulci londinese per trovare mai tante § cappelliere, portagioie, scatolette da pensare che tutta l'Inghilterra dell'Ottocento non abbia fatto altro che bricolage. La maggior parte è confezionata ai nostri giorni, con figurine e oggetti-base originali. In città non è facile trovare esemplari curiosi, ma qualche indirizzo può essere utile. Da «Folies antiques» in via Barbaroux 9 sono arrivati da poco dalla Gran Bretagna originali portagioie, cappelliere portacilindro imbottite, un bel manichino da bimbo, alcune borse da dottore e un lettino in metallo da bambola (con prezzi a partire dalle 150 mila). Anche «La cicala e la formica» in via Monte di Pietà 15 propone scatole in latta, porta biscotti e porta posta in «papier maché» ornati con figurine vittoriane (costano da 160 a 250 mila), oltre a passe-partout per vecchie fotografie (sulle 50 mila). Un assortimento di casset- tiere (da 20 a 72 mila), portagioie, bauletti e cartelle portadocumenti è disponibile da «Boero» in via San Tommaso 11/e, specializzato in carte d'epoca e oggettistica. Nella bottega si può anche reperire la materia prima per improvvisarsi «bricoleurs»: ci sono infatti tantissime figurine sciolte e rigorosamente autentiche (da 1000 lire in su). Una proposta curiosa da «Papier mais» in via Principe Amedeo 35: interi libri con illustrazioni da ritagliare sul tema del matrimonio e della nascita, in fotocopia anastatica di originali risalenti alla metà '800 e aiprimi '900 (26 mila). Per dare spazio alla fantasia e all'abilità del «fai da te». AlmaToppino Simpatici piccoli oggetti «vittoriani» in un negozio di via Barbaroux

Persone citate: Boero, Raphael Tuck

Luoghi citati: Germania, Gran Bretagna, Inghilterra, New York, Stati Uniti