Banda tabaccherie Un secondo arresto

Banda tabaccherie Un secondo arresto Con un amico aveva assaltato «nonna Annina» Banda tabaccherie Un secondo arresto Annina Quaglia ha 81 anni. Da quaranta lavora dietro al banco del suo negozio di via Paisiello, zona Monterosa, pochi isolati da piazza Respighi. Una tabaccheria. «Nonna Annina» è la più vecchia tabaccaia di Torino. Vive sola. Suo marito è morto in guerra, sul fronte dell'Albania. Lunedì scorso due banditi l'hanno rapinata. Ieri ha saputo che uno è stato catturato dalla polizia. Un balordo. Otto anni fa era stato ferito gravemente durante l'assalto ad un bar; l'amico-complice fu ucciso. Lei allarga le braccia: «Mi hanno fatto tre rapine in pochi mesi. Sono sola. Loro, i banditi, lo sanno. Entrano, prendono quello che vogliono e se ne vanno. Che cosa posso fare?». Scuote la testa: «Sono sola, ma il pericolo oramai è uguale per tutti. Polizia e carabinieri fanno quello che possono, hanno arrestato alcune persone. Ma questo è oramai un mondo matto». Il vicequestore Roberto Di Guida, capo della sezione antirapine, mostra grafici e dati: «Sul finire dello scorso anno c'erano stati assalti a farmacie e uffici postali. Siamo riusciti ad identificare alcune bande. Una decina gli arresti. Quelle rapine sono diminuite. Ma, è vero, negli ultimi due mesi sono aumentate quelle ai danni di tabaccherie/Alcune di inaudita ferocia. Il questore ha predisposto servizi particolari, una rete tesa sulla città». Ieri è stato arrestato uno dei rapinatori di «nonna Annina»: Franco Stellato, 29 anni, un rifugio in una stanzetta di via Borgo Dora 3, dove lo hanno fermato gli ispettori Cerqua e Di Marco della squadra mobile. Sarebbe, lo dicono gli inquirenti, il complice di Donato Mandolino, 27 anni, arrestato giovedì, accusato della rapina in via Collegno, dove il tabaccaio esplose due colpi. Uno dei proiettili ha ferito Mandolino: quando è stato arrestato aveva ancora la pallottola nel fianco. Ora i funzionari indagano su Stellato e Mandolino. E su Domenico Muraglia, 26 anni, catturato pochi giorni fa dagli uomini di una volante dopo la rapina alla tabaccheria di via Consolata 5. Tre pregiudicati, appena usciti dal carcere. Forse si erano conosciuti proprio in cella. Forse fanno parte di un'unica banda. Solo ipotesi. «Elemento pericoloso» definiscono Stellato gli inquirenti. E ricordano la sera il 10 dicembre '85, quando assieme a Renato Bianchi fece irruzione, pistole in pugno, nel bar di corso De Gasperi. Tra gli avventori c'era una guardia giurata. Un conflitto a fuoco: Stellato, ventunenne, fu ferito. Bianchi aveva 23 anni: un proiettile gli fermò il cuore. La più anziana venditrice (81 anni) ha subito tre colpi in pochi mesi Franco Stellato è definito dalla polizia «elemento pericoloso» Ha precedenti anche per rapine

Luoghi citati: Albania, Torino