Parma fa festa anche con la Juve

I vincitori della Coppa Coppe fermano la marcia bianconera nell'anticipo di serie A I vincitori della Coppa Coppe fermano la marcia bianconera nell'anticipo di serie A Parma fa festa anche con la Juve Apre Roberto Baggio magli emiliani rispondono con la doppietta di Osio PARMA DAL NOSTRO INVIATO Dopo aver visto il secondo tempo del Parma, fatale alla Juve che non perdeva da due mesi, invidiamo chi ne segue d'abitudine le imprese, perché ha persino troppe possibilità di divertirsi in rapporto a quello che si vede da altre parti. C'è in questa squadra una propensione alla gioia, all'effetto, alla generosità che stupiscono. Neppure il Milan sa essere così lieve e frizzante. Certo, la Banda-Scala avrebbe potuto subire il pareggio se all'88' Vialli non avesse fallito un'occasione in apparenza semplice, ma sarebbe rimasta la sostanza di un gioco fresco come un ruscello gorgogliante. Più che a Wembley è la vittoria per 2-1 contro la Juve, in un'atmosfera che avrebbe indotto all'ozio, che dà la misura di un'impresa. La Juve dopo il vantaggio del solito Baggio ha soltanto potuto assistere, e consolarsi che i Borussi sono più robusti, ma non potranno creare gli affanni vissuti nella ripresa di ieri, nella quale la Signora si è sentita irridere dal palleggio fluido degli avversari. All'inizio il clima è da ultima amichevole d'agosto. C'è aria di accademia, anche se al primo affondo Benarrivo prende da Ravanelli una randellata alle reni che lo stende. Sulla punizione di Minotti si allunga Peruzzi. Il ritmo è soft. Il centrocampo del Parma fa girare palla meglio della Juve e non è una novità, tuttavia non si vedono le incursioni vertiginose di Coppa. Benarrivo e Di Chiara sono frepati dall'imprecisione di chi li dovrebbe lanciare, però quando azzeccano la discesa giusta sono dolori, soprattutto dalla parte di Di Chiara sul quale Trap sposta dal 25' Torricelli. Di Canio passa a sinistra. La Signora si mantiene prudente come una massaia che non sa se le bastino i soldi per far la spesa. Il pensiero è al mercoledì borusso: il Giuan ha tenuto a riposo prima Vialli che Baggio, comunque a fattori invertiti il prodotto non cambia nel senso che neppure la presenza del Codino agita gli attacchi bianconeri. Baggio si tiene molto arretrato, tutto il peso offensivo ricade su Ravanelli, che ha giocato nella Reggiana e qui è come il Diavolo per il Papa. Ci vuole un gol negato per fuorigioco a Brolin per riportare l'aria di campionato. Al 31' Ravanelli, liberato da Torricelli, spiazza Ballotta, ma il tiro esce di un niente. Ci prova Brolin di testa e di piede, perché è il Parma a portare più spesso i propri uomini sotto porta. Ma il graffio buono è di Baggio. E' il 40', la Juve giostra come se volesse tener palla e basta. Invece Di Canio vede il profilo del Codino lanciarsi nel solito varco tra Apolloni e Minotti e lo serve: il controllo e il gol sono facili, in solitudine, figurarsi se il piccolo satanasso può sbagliare la porta con nessuno che lo disturba. Il ruggito dei Leoni di Wembley? E' nell'ingresso di Asprilla all'inizio della ripresa, al posto di Melli, sempre bloccato da Kohler. Il colombiano che rischia le gambe sui cocci di bottiglia e che sa guidare la moto roteando le stampelle piace poco a Scala. E infatti lo manda in panchina. Però il popolo l'adora. Se davvero al Parma sono sfiorati dall'idea di venderlo (spunta il nome del Toro: scambio con Scifo) chi lo dirà ai curvaioli? Per effetto di Asprilla o, più probabilmente, delle urla di Scala si vede un altro spettacolo. Gli emiliani si riversano nell'area juventina con più veemenza, la Signora subisce e in 3' incassa il pareggio. Un rimpallo favorisce Brolin, Peruzzi ne alza il tiro e Osio, il migliore, realizza di testa sulla ricaduta. Entra Vialli per Baggio, ecco la staffetta. Ma chi se ne accorge? Non quelli del Parma, che pare dicano: ragazzi, abbiamo scherzato e giù a rubare palloni e infilare Madama. Peruzzi salva su Asprilla, non può nulla invece sul cross di Di Chiara che al 57' trova Osio nella stessa posizione di prima: questa volta l'ex granata usa il piede per segnare. Si rivede la squadra di Wembley, fioccano altre occasioni. Era la notte del Parma. Verrà anche quella della Juve, possibilmente un'altra Juve. Marco Ansaldo PARMA BALLOTTA 6 BENARRIVO 6.5 DI CHIARA 7 (82' MATRECANO) s.v. MINOTTI 6 APOLLONI 6 GRUN 6 MELLI 5.5 (46' ASPRILLA) 6 PIN G. 6 OSIO 8 CUOGHI 6 BROLIN 6.5 AIL: SCALA 6.5 PERUZZI 6.5 CARRERA 6 TORRICELLI 5 (66'DEMARCHI) s.v. BAGGIO D. 5 KOHLER 6 JULIO CESAR 6 DI CANIO 5.5 PLATT 5.5 RAVANELLI 5.5 BAGGIO R. 6 (52' VIALU) 6 MAROCCHI 6 All.: TRAPATTONI 6 1 Arbitro: BETTIN6.5 Reti: 40' Baggio R., 48' Osio, 57' Osio. Ammoniti: 20' Brolin, 29' Ravanelli, 67' Kohler, 90' Di Canio. Spettatori: paganti 7.146, incasso 330.606.000, abbonati 19.651, quota abbonati 735.053.000. I gol con cui Roberto Baggio ha portato in vantaggio la Juventus. Di Chiara cerca inutilmente di fermare il bianconero Marco Osio ha realizzato la doppietta che ha dato al Parma il successo

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