La prima casa sulla Luna di Piero Bianucci

Esperimento della Nasa: cemento migliore di quello terrestre Esperimento della Nasa: cemento migliore di quello terrestre La prima casa sulla Luna LA notizia farà piacere agli speculatori edilizi e allarmerà gli ambientalisti: con le rocce lunari si può produrre un cemento armato migliore di quello terrestre. Cioè più resistente, meno sensibile alla dilatazione termica e con un più alto coefficiente di elasticità. Detto questo, deludiamo subito i palazzinari e rassicuriamo i verdi. Il cemento lunare sarà usato esclusivamente sulla Luna e a partire dal 2004, quando la Nasa metterà in cantiere la prima base sul nostro satellite. Inoltre i costi saranno tali da far escludere che il Mare della Tranquillità, dove nel 1969 scesero i primi astronauti, diventi simile alle coste della Liguria. Per ora è in progetto un solo edificio, un cilindro largo 40 metri e alto 20. La spesa preventivata si aggira intorno a 60 miliardi di dollari, quanto basta per avere sulla Luna mil¬ le tonnellate di cemento di produzione locale e, d'importazione terrestre, 330 tonnellate di acqua e altrettante di ferro: una monocamera lassù costerà più di due grattacieli a Manhattan. Profeta del cemento armato lunare è T. D. Lin, nato sessantanni fa a Taiwan, sposato, quattro figli, due lauree americane, fondatore del «Lunar Concrete Committee», l'ente che con la Nasa lavora al materiale edilizio per uso interplanetario. Partecipa alla ricerca una sola ditta europea, la francese Lafarge, che nei suoi laboratori a Saint-Priest sta sviluppando una betoniera lunare che funzioni sènza acqua. Portare una tonnellata di materiale sulla Luna costa 50 milioni di dollari. E' chiaro che almeno il cemento è meglio farlo sul posto. Nel 1986 la Nasa ha consegnato a Lin 40 grammi di sabbia lunare raccolta dagli astronauti dell' «A- pollo 16». Lin ne ha ricavato tre pezzetti di cemento grandi come una gomma da masticare e un cubetto di 2 centimetri e mezzo di lato. La resistenza alla compressione è risultata di 76 megapascal, mentre quella del cemento terrestre è di 50.1 problemi da affrontare riguardano ora la produzione sulla Luna, dove mancano acqua e aria. Il procedimento di Lin consiste nel mescolare gli ingredienti a secco per poi immettervi vapore acqueo. L'edificio dovrà resistere a sbalzi termici tra +120 e -150 gradi, alle radiazioni cosmiche e al «vento solare». Un centinaio di materiali convenzionali (alluminio, ceramica, vetro), messi in orbita nel 1984 e recuperati nel 1990, non hanno superato la prova. Il cemento, secondo Lin, può resistere per milioni di anni, con buona pace del Wwf. Piero Bianucci

Persone citate: D. Lin, Priest, Profeta

Luoghi citati: Liguria, Manhattan, Taiwan