La Roma ha cambialo padrone

Le azioni di Ciarrapico al finanziere Sensi e al costruttore Mezzaroma Le azioni di Ciarrapico al finanziere Sensi e al costruttore Mezzaroma La Roma ha cambialo padrone «Ranucci presidente: abbiamo fiducia in lui» ROMA. Lunedì prossimo la firma del preliminare, venerdì il passaggio materiale delle azioni da Ciarrapico ai due nuovi «padroni» della Roma, il finanziere Franco Sensi e il costruttore Mezzaroma. Ranucci presidente, Malagò vice (se deciderà di non lasciare la Roma), Aldo Stacchi (ex presidente della Lega) a capo della «Finanziaria Roma» che risolverà i problemi finanziari giallorossi: questo in sintesi il risultato dell'incontro, in via Gramsci, sotto lo studio dell'avvocato Ferreri, con Franco Sensi. Poco prima avevano lasciato la palazzina il vicepresidente della Roma, Malagò, e il commercialista di Ciarrapico, Monini. Era stata posta la pietra finale della trattativa, con l'ultimo controllo ai documenti erano stati superati anche gli ultimi ostacoli. «La situazione economica della Roma è più grave di quanto si sia scritto - spiega Sensi -, servono cinquanta-sessanta miliardi in contanti. Ci pensiamo io e Mezzaroma, per amore della società. Siamo persone che non amano i riflettori, da questa operazione non dobbiamo trarre alcun vantaggio. Siamo innamorati della Roma, e possiamo in tutta serenità affrontare questo impegno, che è gravoso. Non temano i tifosi. E basta parlare di Casillo, per favore». Con Sensi è la Roma Testaccina che respinge «l'invasore». Il padre Silvio costruì il campo Testacelo e fu giocatore della Fortitudo. Lo stesso Franco fu giocatore e poi consigliere, con Gianni presidente della Roma. Oggi finanziere internazionale e petroliere, editore e socio di De Benedetti, può salvare la società da una situazione molto difficile. «Quando mi hanno chiesto di entrare, ho detto sì senza pensarci troppo. Amo la Roma. Ogni domenica sono allo stadio con le mie figlie, allo stesso posto. E non lo cambierò adesso. Probabilmente Pietro Mezzaroma ed io non entreremo nean¬ che nel consiglio di amministrazione. Vedremo. Quello che è certo è che siamo vicinissimi alla conclusione, l'ingranaggio è in moto. Penso che lunedì firmeremo il preliminare e che venerdì ci sarà il passaggio materiale delle azioni. Vogliamo che il nuovo presidente sia Ranucci, un giovane molto capace. Abbiamo fiducia in lui. E vorremmo inoltre che Malagò restasse vicepresidente di un consiglio tutto nuovo. Ora è amareggiato dagli attacchi dei tifosi, speriamo di convincerlo a restare. La finanziaria di controllo si chiamerà Roma, non c'è dubbio». I tifosi temono che, pagati i debiti, non restino soldi per la campagna acquisti. «Stiano tranquilli. Gli acquisti li faremo, eccome. Siamo in tempo: i giocatori buoni, quelli che ci interessano, sono ancora sul mercato. Ma la prima cosa è il risanamento e la ristrutturazione della società. Sarà il nuovo consiglio di amministrazione a decidere sull'allenatore e la campagna acquisti. Lasceremo fare a chi se ne intende, probabilmente, di più. I tifosi non saranno delusi». Ma Ranucci è davvero d'accordo? L'attuale presidente del settore tecnico è a sua volta un innamorato cotto della Roma. Probabilmente vuole certe garanzie: quella finanziaria, che gli volteggerebbe sulla testa, forse non lo convince troppo. Ha un grande amico in Caltagirone, Ranucci, e forse punta ad allargare la cordata proprio con il suo ingresso. E Matarrese è pronto a «benedire» Ranucci presidente della Roma. Ora resta da superare lo scoglio degli ultras giallorossi. Che ancora credono a Ciarrapico e che, per qualche motivo, vogliono Casillo, visto che il presidente va cambiato. Se all'Olimpico, contro l'Atalanta, la Roma non farà risultato, la contestazione è pronta. Anche se non fa paura ai nuovi timonieri giallorossi. Piero Semitoni Lunedi prossimo la firma dell'accordo preliminare, venerdì il passaggio delle azioni di Ciarrapico (foto a fianco)

Luoghi citati: Caltagirone, Roma