S'accusò del delitto Ma è innocente

11 Altro giallo nel caso di Cagliari S'accusò del delitto Ma è innocente CAGLIARI DAL NOSTRO CORRISPONDENTE In principio c'era un assassino che negava d'essersi macchiato le mani di sangue. Condannato a 12 anni per l'omicidio di un anziano zio, un radiotecnico, Pino Costa, continuava a gridare da dietro le sbarre del carcere di Buoncammino d'essere innocente. Poi, a 4 mesi di distanza, spuntò un secondo assassino: «Quel vecchio l'ho ucciso io, senza volerlo», ammise un ex tossicodipendente di 27 anni, Massimo Tolu, offrendo prove. Al Palazzo di giustizia ci fu maretta. Ma, dopo qualche titubanza, la magistratura decise di prestare fede alla confessione del giovane, che però non venne arrestato. Pino Costa, era lo scorso marzo, tornò libero. Ora il secondo assassino non c'è più, nel senso che il giudice Mariano Fadda ritiene che non possa aver commesso il delitto: i documenf prelevati negli uffici di una compagnia di navigazione dimostrano che la mattina in cui la vittima cadeva pesantemente al suolo, colpita da un pugno, Massimo Tolu era su un traghetto che viaggiava tra Cagliari e Civitavecchia. Così gli agenti hanno prelevato il giovane nella comunità in cui viveva e l'hanno condotto in cella con l'accusa di autocalunnia e calunnia. Non contento d'essersi attribuito l'omicidio, aveva chiamato in causa, con ruolo marginale, un amico. Così è nato un giallo nel giallo. Già, perché Massimo Tolu, interrogato ieri dal pm, ha ribadito d'essere lui l'involontario killer del pensionato. E il radiotecnico, il quale è in attesa di un processo di revisione sul quale fonda la speranza di cancellare la condanna, continua a protestare la sua innocenza: «E' diabolico, assurdo. Sto rivivendo un incubo». Corrado Grandesso Nuovo mistero a Cagliari per il delitto di un anziano pensionato, ucciso con un pugno

Persone citate: Corrado Grandesso, Mariano Fadda, Massimo Tolu, Pino Costa, Tolu

Luoghi citati: Cagliari, Civitavecchia