Il funerale si celebra a tempo di rock

Per l'addio a Bérégovoy le note del «Dottor Zivago» Nuova tendenza dalla Gran Bretagna: scompare la messa da requiem nelle funzioni Il funerale si celebra a tempo di rock Ora tocca alle musiche di autori contemporanei ,,. , , , , , _, . ,\. MichaelJackson ed Erte Clapton ipiu richiesti LA MARCIA CAMBIA SPARTITO LA gente, in silenzio, ascolta la musica. Nella chiesa di Liverpool si celebra un funerale, ma le note che riecheggiano nelle navate gotiche non sono quelle di un organo: arrivano invece dagli altoparlanti che diffondono gli accordi di una chitarra elettrica. E' solo un episodio, però emblematico - secondo il Daily Telegraph - di una tendenza in costante ascesa. Quella che segna la graduale scomparsa delle tradizionali musiche da funerale. Sempre più spesso, sostiene il giornale britannico, durante le cerimonie funebri vengono suonate musiche insolite. A volte appartengono al repertorio classico, ma con sempre maggiore frequenza vengono presi in prestito brani rock o estratti di colonne sonore cinematografiche. Niente più messe da requiem di Verdi, Schubert o Mozart; per il viaggio d'addio ora si scelgono Michael Jackson ed Eric Clapton. E' un costume non inedito, ma che colpisce per le proporzioni che sta assumendo. E se ora sta trovando terreno fertile soprattutto in Gran Bretagna, non è affatto da escludere che presto approdi anche in Italia. Le maggiori aziende di onoranze funebri confermano che, almeno per ora, nel nostro Paese resiste la tradizione e che le uniche eccezioni sono rappresentate dall'intervento di una banda al posto dell'organo. Ma c'è chi ricorda il caso di Augusto Daolio, il leader dei «Nomadi» scomparso recentemente e seppellito con l'accompagnamento delle note di «Vagabondo». Ciò che colpisce, in base al servizio del Daily Telegraph, è che il costume sia sempre meno esclusiva di personaggi famosi. Certo, il giornale ricorda alcuni casi famosi del passato: da Thomas Stearn Eliot (che scelse una sinfonia di Beethoven), a Marilyn Monroe («Over the rainbow» dal «Mago di Oz»), a Laurence Olivier (la colonna so¬ nora di «Enrico V»). Mentre recente è il caso dell'ex premier francese Pierre Bérégpvoy, al cui funerale è stata suonata la musica del «Dottor Zivago». Ma oggi gli esempi si moltiplicano, diventano quotidiani e investono i compositori più diversi. Ad esempio le rockstar Michael Jackson ed Eric Clapton. Per i funerali di James Bulger, il bimbo di due anni brutalmente ucciso mesi fa a Liverpool, sono state suonate «Heal the world» di Jackson e «Tears in heaven» che Clapton ha dedicato a suo figlio Connor, morto a quattro anni. Mentre il giornale ricorda diverse altre cerimonie che hanno avuto come sottofondo le note scritte da Andrew Lloyd Webber (l'autore che ha firmato le musiche di «Jesus Christ Superstar», «Evita», «Cats») o la colonna sonora del film «Ghost». Il fenomeno, tra l'altro, sta suscitando anche alcune perplessità negli ambienti ecclesiastici, timorosi che le cerimonie funebri vengano eccessivamente snaturate. Anche perché, talvolta, si raggiungono degli eccessi. Come nel caso del funerale di un ragazzo inglese celebrato recentemente. La famiglia aveva chiesto che venissero suonati alcuni nastri di musica hard-rock, la preferita dal giovane. Il sacerdote aveva acconsentito, ma durante la trasmissione dei brani ha abbandonato la chiesa, preferendo aspettare fuori. Luca Ubaldeschi Per l'addio a Bérégovoy le note del «Dottor Zivago» ÌW' .yS^VKH , HBT flh^S'n ì E* W mlll Da sinistra le rockstar Michael Jackson ed Eric Clapton M , M . , . Marilyn Monroe: al suo funerale venne suonata «over the rainbow»

Luoghi citati: Gran Bretagna, Italia, Jackson, Liverpool