Quel modello-trappola

Quel modello-trappola Quel modello-trappola // Fisco pretende risposte a255 domande mal formulate ROMA. Novità nella dichiarazione dei redditi? No. Quest'anno, a parte qualche pagina in più da compilare, se si esclude il redditometro, se non si prende in considerazione l'Ici, se non si fa caso alla minimum tax, tutto è come prima. Almeno per quanto riguarda le sviste e gli errori del Fisco, che puntuali arrivano all'appuntamento con il modello 740. Qualche esempio? Il pubblicizzatissimo «numero verde» per chiedere consigli al ministero delle Finanze (con sottile ironia è stato scelto il 740-740) corrisponde in realtà, se preceduto dal classico 1678, a un centralino della società telefonica americana At&t che è dovuta correre ai ripari. Così un messaggio in stentato italiano avvertiva il contribuente che il numero a cui si era rivolto non era quello «per parlare di tasse». Il numero giusto, si è scoperto poi, è 167-740-740. Allo stesso modo, sulla Gazzetta Ufficiale del 2 aprile sono comparse le istruzioni per la compilazione del modello 740 prontamente rettificate dalla stessa Gazzetta Ufficiale il 6 aprile, dopo la segnalazione degli esperti del Sole 24 Ore. Del resto districarsi nel campo minato della dichiarazione dei redditi non appare semplice nemmeno per gfi esperti del ministero delle Finanze. Nell'edizione '93 il modulo, composto da 23 quadri, utilizza la bellezza di 131.900 parole per spiegare le modalità di compilazione. Chi si cimenta nella difficile prova deve affrontare 620 differenti righi da riempire o da saltare, può scegliere a piacere 26 generi di oneri deducibili, ma deve comunque rispondere a 255 quesiti. E' bene comunque affrontare il problema con molto tempo a disposizione. Secondo i calcoli dell'Unione consumatori, solo per leggere le istruzioni del nuovo 740 occorrono due ore e 15 minuti. Ma le ore salgono a sei se si tratta anche di capire quello che c'è scritto, e diventano addirittura dieci se ci si avventura nella compilazione. Per quest'anno si prevede che le dichiarazioni «viziate» da almeno un errore potranno toccare i 10 milioni, contro i 6 dell'anno scorso, [r. e. s.)

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