Pin e Osio, mosse vincenti di Bruno Bernardi
Pin e Osio, mosse vincenti Pin e Osio, mosse vincenti Il ritmo degli emiliani stronca i bèlgi Ballotta 6. Nessuna responsabilità sul gol di Severeyns. Per il resto è impeccabile nel lavoro di ordinaria amministrazione. Un solo brivido nella ripresa, glielo procura Kiekens ma' la mira è sballata e, quasi allo scadere, sventa in corner un tiro ravvicinato di Lehnhoff. Una sola parata ma buona. Benarrivo 6,5. Va su e giù per la corsia di destra dove Jakovljevic non riesce a sganciarsi. Lui sì, e propone un bel cross per Melli e altri palloni utili. Ma si fa anche apprezzare per la generosità e il fiato. Di Chiara 6. Non è al top della forma ma si salva col mestiere. E' stoppato da Kiekens lungo l'out sinistro e raramente abbandona la sua zona per avventurarsi in avanti. Un fallo plateale gli costa l'ammonizione. Minotti 7. Un gol da cineteca, di quelli che qualsiasi professionista sogna di realizzare in una finale. Ci riesce addirittura a Wembley con un sinistro all'incrocio dei pali da fare invidia a Maradona. Il gol è la ciliegina sulla torta di una bella prestazione. Apolloni 6. Il «rosso» non deve certo vergognarsi per il gol di Severeyns perchè l'ex pisano si libera davanti a Ballotta grazie all'errore di Zoratto. Lo stopper non fa altre concessioni alla punta belga, anticipandolo sia a terra sia nel gioco aereo. Gran 6,5. Nel particolarissimo derby belga con Czerniatynski si toglie la soddisfazione di vincere finalmente una finale, dopo tre tentativi andati a vuoto. E lo fa con autorità e grande disinvoltura, tenendo botta ai suoi connazionali nell'affannoso assalto conclusivo e fornendo il lancio per il 3-1 di Cuoghi. Melli 7. E' in ottime condizioni psicofisiche e l'aveva già dimostrato sabato scorso a Firenze in campionato dove, anche senza Asprilla, si era disimpegnato alla grande. Stojanovic gli nega un gol fatto, ma al secondo tentativo il picciotto di Parma non perdona, con una perfetta incornata vincente. L'arbitro, ingiustamente, gli annulla il bis. Nella ripresa spreca tre favorevoli occasioni, ma è uno dei match winners. Zoratto sv. Sotto gli occhi del suo maestro Arrigo Sacchi, che l'aveva promosso in Nazionale a Berna, regala a Czerniatynski il pallone che propizia 1*1-1 di Severeyns. Un errore che non macchia la sua bella stagione. Al 25' accusa uno stiramento inguinale e viene sostituito. (26' Pin 7. Bravissimo. Si piazza in cabina di regia e pilota la squadra con intelligenza, dando sicurezza e tranquillità al centrocampo, con numeri e recuperi di qualità). Osio 7. Viene preferito ad Asprilla, com'è logico, e non fa rimpiangere il colombiano. Il «sindaco» compie la sua partita capolavoro, scodellando gli assist dei due gol. Prova a cercare il terzo ma si produce una contrattura muscolare. Un'ovazione saluta la sua uscita dal campo. (66' Pizzi sv. Affianca Melli per uno spezzone di gara e toghe ad Asprilla la gioia di partecipare alla finale che, con quattro gol, aveva largamente contribuito a conquistare). Cuoghi 6,5. Il motorino non perde un colpo, non batte in testa, gira rotondo e con un'accelerata va in gol, il terzo, quello del trionfo. Un premio per un operaio del pallone, specializzato in compiti umili ma pre¬ ziosi. Dà una lezione di tattica applicata. Brolin 6,5. Si sacrifica in un lavoro umile, al servizio dei compagni. Cerca di distribuire assist e cross, va anche al tiro ma senza fortuna. Lotta, prende colpi e non fa una piega, e corre per novanta minuti dando una mano al reparto mediano nell'ultimo quarto d'ora. Ha sangue nelle vene, altro che svedese di ghiaccio. Scala 7. E' l'artefice di questo Parma dei miracoli. Ha portato Asprilla in panchina, seguendo l'istinto e il buon senso. Una scelta psicologica. Non ha sbagliato una mossa e ora raccoglie i frutti della semina. L'arbitro Assenmacker 6. Ammonisce con parsimonia anche perchè la partita non è mai cattiva. E' all'altezza della finale anche se annulla un gol regolarissimo a Melli per un fuori gioco inesitente. Ma la colpa è del guardalinee. Bruno Bernardi
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