Parma una marcia trionfale

Irresistibile ascesa: in tre anni dalla B alla conquista della Coppa Coppe a Wembley contro l'Anversa Irresistibile ascesa: in tre anni dalla B alla conquista della Coppa Coppe a Wembley contro l'Anversa Parma, una marna trionfale Minotti, Metti e Cuoghi i bomber di Scala LONDRA DAL NOSTRO INVIATO La Coppa delle Coppe è del Parma. L'Anversa non può nulla contro la strepitosa partita disputata dalla squadra di Scala: 3-1 netto, meritato, vittoria mai in forse, giusto il tempo di rifiatare tra un'azione e l'altra. Alza la Coppa capitan Minotti. In attesa di venire imitato dalla Juventus fra otto giorni, dal Milan fra quindici, il Parma apre dunque con un trionfo nel mitico stadio di Wembley questo maggio italiano. Quello del Parma, ex Cenerentola, non è un miracolo, ma l'esito felice di una programmazione oculata che premia patron Tanzi, il presidente Pedraneschi, una città tutta in festa. Il Parma fa anche un piacere alle sue rivali in campionato, perché con il successo si guadagna la prossima Coppa Coppe e libera un posto in Coppa Uefa. Lo stadio di Wembley, già un paio d'ore prima dell'incontro, era invaso dai sostenitori delle due squadre. Colorato di giallo il settóre di tribuna riservato ai tifosi del Parma, forse 18 mila, probabilmente meno numerosi di quelli belgi ma più coreografici, chiassosi, impazienti. Il Parma ha davanti a Minotti la coppia Grun-Apolloni che si occupa rispettivamente di Czerniatynski e Severeyns, le punte belghe. Benarrivo gode di ampia libertà sulla fascia destra dove dapprima lo contrasta Jakovljevic, poi dovrebbe farlo Lehnhoff ma fra i due non c'è intesa. Cuoghi è pressato da Van Rethy, mentre sull'altra fascia Di Chiara trova sulla sua strada Kiekens. Zoratto è chiamato all'impostazione mentre Osio è seguito come un'ombra da Segers. Molli e Brolin sono presi in consegna da Taeymans e Smidts, coperti dal libero Broeckaert. Subito un botta e risposta che dà vivacità a una partita ben giocata, anche se i ritmi non sono infernali. Ed ecco, al 9', Osio calciare un corner sul quale il portiere Stojanovic allunga una mano per alzarne la traiettoria. Ne scaturisce un assist per Minotti che, con buona torsione del busto, infila di sinistro nell'an- golino opposto a quello di tiro. Passano solo 2' e Zoratto restituisce la cortesia. Il regista parmigiano sbaglia un disimpegno e consegna la sfera a Czerniatynski. L'ariete, con imprevista rapidità, verticalizza per Severeyns. Il centravanti si incunea nella difesa italiana aperta, Minotti è tagliato fuori, Ballotta beffato in uscita dal perfetto sinistro del belga ex pisano: 1-1. Il Parma non trova subito il bandolo della matassa. Non è facile, contro la cerniera belga. Attenzione, si blocca Zoratto, si tocca l'inguine, Fin lo sostituisce in un batter d'occhio. Scala benedice la notte che gli ha consigliato di non arrischiare Asprilla. Con Pin non cambia nulla strategicamente e il Parma confeziona il 2-1: Osio, ancora lui, crossa con delizioso tocco di sinistro al centro dove Melli approfitta di un incertezza del portiere e stacca di testa più alto di Taeymans facendo gonfiare la rete. Benarrivo sfrutta il momento e spinge con rinnovato furore: Brolin stecca la conclusione (33'). E al 44' il Parma va di nuovo a rete: Minotti su punizione per Cuoghi che gira dentro per Melli, pescato dal guardalinee in un fuorigioco che non c'è; gol annullato. Ripresa: Melli detta legge, spreca anche. Il Parma le prova tutte per chiudere i conti: 60', Melli tira addosso al portiere. Il Parma domina, il match è suo. Osio cede alla fatica, che gran partita!, entra Pizzi, arretra Brolin. Brivido per Ballotta (71') su colpo di testa di Kiekens. L'Anversa non si arrende. Ci pensa Gran, belga del Parma, a dare alla squadra di Scala quanto si è ampiamente meritato: all'84 imbecca alla perfezione Cuoghi al di qua della linea del fuorigioco fatto scattare in ritardo dalla difesa dell'Anversa. Cuoghi fa sospirare l'intero stadio allargandosi troppo ma trovando alfine l'angolo della porta di Stojanovic. E' la fine che sognavi, magico Parma, campione d'Europa dopo soli tre anni di serie A. Franco Battolato SPORTINERIA Il Coni Usa ha portato da 2500 a 15.000 dollari (22 milioni) il premio olimpico per l'atleta d'oro, anche in giochi di squadra. Problemi per i cestisti miliardari: visto che si potrebbero offendere per la cifra, meglio non premiarli? Siano lodati i ricchi cestisti italiani, che proprio non creano angosce di questo tipo. ANVERSA STOJANOVIC 5,5 \ BALLOTTA 6 KIEKENS 6 BENARRIVO 6,5 BROECKAERT 5,5 DlCHIARA 6 TAEYMANS 6 MINOTTI 7 SMIDTS 6 APOLLONI 6 JAKOVUEVJC 5,5 GRUN 6,5 (57' VAN VEIRDEGHEM) 5 MELLI 7 VANRETHY 5 ZORATTO sv SEGERS 5 (26' G. PIN) 7 (85'MOUKRIM) sv OSIO 7 SEVEREYNS 6 (66'PIZZI) sv LEHNHOFF 5 CUOGHI 6,5 CZERNIATYNSKI 6 BROUN 6,5 AILMEEUWS 5 All.: SCALA 7 3 Arbitro: ASSENMACKER (Germania) 6 Rati: 9' Minotti, 11' Severeyns, 30' Malli, 84' Cuoghi. Ammoniti: 32' Di Chiara, 36' Severeyns, 66' Segers, 82' Broeckaert. Spettatori: paganti 37.393. A destra capitan Minotti alza al cielo la coppa Sopra l'abbraccio tra Scala e Cuoghi dopo il terzo gol 1

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