Distributore automatico due monete per un libro di Bruno Ventavoli

Distributore automatico due monete per un libro Le Edizioni Sonda lanciano la cultura «in strada» Distributore automatico due monete per un libro «I TORINO I STRUZIONI per l'uso. InI fila un paio di monete da I cinquecento lire. Tira la il manovella. Clangi Invece della lattina di Coca Cola, il distributore automatico sputerà un volumetto. Le edizioni Sonda di Torino hanno inventato il «Book Box», il primo distributore automatico di libri. Ha l'aria di un juke-box ma invece di canzoni da ascoltare con la fidanzata, offrirà tascabili, supereconomici, bestseller. Forse una piccola rivoluzione nell'industria editoriale dopo la valanga dei libricini a mille lire. Il marchingegno sarà infatti piazzato nelle birrerie, nei cinema, negli oratori, nelle sale giochi, lanciando una sfida discreta ai luoghi tradizionalmente off-limits per le storie di carta. Il primo «Book Box» (costruito dagli architetti di «Trigramma») è composto da due cubi, è alto due metri, e può contenere 180 libri (30 copie per 6 titoli). Costa un paio di milioni, funziona con monete da 500 lire o gettoni. Inizierà la sua carriera con gli economici di Sonda per i ragazzi (da mille e duemila lire), ma ospiterà fra breve, nel suo ventre meccanico, anche tascabili di altri editori con costi di copertina superiori, per avere una gestione commerciale accettabile. I primi venticinque «Book Box» saranno presentati al Salone di Torino e debutteranno sulle strade in giugno. Colorati, vetrati, pieni di sogni. Non temete le razzie dei teppisti? «Così come sono oggi, possono essere distrutti con una sola martellata dice Antonio Monaco, delle edizioni Sonda -. Ma non ho paura. La debolezza del "Book Box" è in realtà anche la sua forza. I libri sono oggetti così fragili e gentili, che non possono suscitare pensieri perversi in nessuno». Bruno Ventavoli

Persone citate: Antonio Monaco, Sonda

Luoghi citati: Torino