Bilancio «dolce» per la Ferrero

La doppia Italia dei premi re aula Nel '92 utile netto salito del 13,7% Bilancio «dolce» per la ferrerò ALBA. Un bilancio assai «dolce» quello del '92 per la «Ferrerò spa». La società di Alba (Cuneo) ha realizzato, infatti, un utile netto di 83,6 miliardi di lire, in crescita del 13,7% rispetto al risultato dell'anno precedente, già depurato dai componenti straordinari; il fatturato ha sfondato il tetto dei 2 mila miliardi di lire (esattamente 2160), contro i 1902, aumentando del 13,6 per cento, dei quali 1571 conseguiti sul mercato italiano e 589 miliardi all'esportazione. Aumentato anche il patrimonio netto da 394 a 428 miliardi; gli investimenti dell'esercizio sono ammontati a 94,5 miliardi e l'autofinanziamento a 197,5 miliardi. Per quanto riguarda la «Ferrerò Dolciaria Sud spa», l'utile netto di esercizio è stato di 15,1 miliardi, dopo ammortamenti per 14,4 miliardi ed imposte per 4,8 miliardi; il fatturato dai 211 miliardi del '91 a 239 dello scorso anno, con un incremento del 13,27 per cento. Il patrimonio netto è salito a 126 miliardi, cioè 10 in più dell'anno precedente. Gli investimenti sono stati pari a 21,1 miliardi. Alla chiusura dell'esercizio l'organico risultava pari a 690 unità, sostanzialmente in linea con l'anno precedente, ma la società sottolinea che la previsione occupazionale a) momento della convenzione stipulata con il governo risultava pari a trecento posti lavorativi.

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