«Meno animali ma più felici»

8 L'attrice propone ai sindaci francesi una «Carta dei diritti» in 14 punti «Meno animali, ma più felici» La Bardot: pillole anche per cani e gatti LA SVOLTA B PARIGI RIGITTE Bardot ha pre' sentato ieri, in occasione della «Mostra delle municipalità» (inaugurata con il ministro dell'Interno Pasqua), la sua «Carta dei diritti degli animali» in 14 punti, destinata ai sindaci interessati al problema. La «carta» propone tra l'altro l'istituzione di una tassa sui cani e sui gatti, l'installazione di «vespacani» nelle strade e la messa in atto di campagne di sterilizzazione dei gatti randagi attraverso la distribuzione di cibo trattato con «pillole» anticoncezionali, come già avviene per evitare la proliferazione dei piccioni. L'attrice ha rilasciato una intervista per ribattere alle obiezioni suscitate dalla sua iniziativa. Il problema della sovrappopolazione degli animali sta davvero raggiungendo delle proporzioni allarmanti? «Sì, perché in Francia si registrano ormai dei record inquietanti di sovrappopolazione di cani e gatti. La qual cosa provoca abbandoni massicci, canili sovraffollati e, cosa, ancor più grave, la .pratica inevitabile dell'eutanasia». Si vedono a volte persone che tengono al guinzaglio due o tre cani. E' un abuso secondo lei? «Il problema non tocca i cani tenuti al guinzaglio, ma quelli che, diventati troppo ingombranti, sono abbandonati come dei volgari oggetti. Quando non si va a venderli a un laboratorio, o non li si lega a un albero in un bosco o non li si getta fuori dall'auto, su una strada. Questi cani non hanno nessuna possibilità di sopravvivere e saranno uccisi nelle 48 o 72 ore successive alla loro cattura. In altri casi, i padroni portano i lo- ro animali in un canile e firmano una rinuncia alla proprietà, consentendo così ai cani di trovare nuovi padroni. Ma quale stress e quale disperazione per l'animale dietro le sbarre ! Il cane si trova ad essere in babà dei suoi compagni più forti e delle epidemie che si propagano per forza di cose in una concentrazione carceraria». Lei propone dunque di ridurne il numero. Non rischia di vedersi rinfacciare questa proposta? «Io amo appassionatamente i cani e i gatti. E' per questo che cerco di porre un freno a questa proliferazione che è sinonimo di morte. Io voglio meno animali, ma voglio degli animali felici». Ma le tasse che lei suggerisce di imporre sui cani e sui gatti non finiranno per penalizzare le persone anziane, e sole, con bassi redditi? «Certamente le persone anziane o con bassi redditi devono essere esentate. Questa tassa che io chiedo ai sindaci francesi di imporre, deve essere diretta verso coloro che fanno riprodurre a sproposito i loro animali, in special modo gli allevatori di cani e gatti di razza che inondano i negozi di soggetti malati o deboli perché degenerati. La tassa servirebbe anche ai canili di ogni Comune, apportando dei miglioramenti alle condizioni nelle quali gli animali sono generalmente tenuti», il possesso di cani presenta dei problemi. La predisposizione dei «vespacani» permetterà di rimediare? Si dovrebbe comunque accentuare la repressione contro i proprietari che si dimostrano poco rispettosi dell'igiene? «Bisogna pure che i cani possano fare i loro bisogni da qualche parte. Lo sviluppo galoppante della popolazione urbana, l'invasione delle automobili, la scomparsa dei terreni liberi, degli spazi verdi (i pochi che rimangono sono interdetti agli animali), tutta questa disumanizzazione delle nostre città rende quasi impossibile per i cani avere un comportamento fisiologico normale. E' dunque urgente mettere a loro disposizione degli spazi riservati a questo uso. Quanto alle multe che si ha l'audacia di far pagare ai proprietari, è piuttosto ai poteri pubblici che bisognerebbe infliggerle perché sono loro ad essere responsabili di questo stato di cose». A cosa potrebbero sembrare le «aree di distensione per animali» di cui la sua «carta» suggerisce la creazione? «Un'area di distensione che serva sia agli uomini sia ai cani, somiglia a ciò che erano le nostre città quando c'era della terra, dell'erba, degli uccelli sugli alberi, e delle persone che nutrivano i piccioni senza rischiare multe. Bisogna cominciare autorizzando gli animali ad accedere ai giardini pubblici». Lei preconizza il divieto di sfruttare gli animali nelle fiere e nelle kermesse: una misura analoga dovrebbe essere estesa ai circhi? «Le fiere e le kermesse non hanno nulla a che vedere con i circhi. Io mi oppongo al fatto che degli animali viventi, come delle galline, dei conigli, dèlie papere o dei pulcini o dei piccioni, siano utilizzati come premi allo stesso titolo di una bambola o di una bottiglia di spumante. Ma la carta contiene ben altre proposte». Quali? «Chiedo degli studi per migliorare la condizione degli animali domestici in Francia. Tra le altre cose chiedo che i campeggi e gli alberghi accettino i cani e i gatti (al fine di limitare gli abbandoni) e che gli aeroporti prevedano dei centri di accoglimento per gli animali in transito. Propongo inoltre lo sviluppo delle campagne di sterilizzazione per i gatti randagi, in modo da evitare che delle società specializzate li catturino per ucciderli, o per altro. Gli animali hanno il diritto di vivere, ma noi non abbiamo il diritto di lasciarli riprodurre per poi condannarli a una morte sovente atroce. Noi ne siamo responsabili e dobbiamo comportarci di conseguenza». Robert de» Nauriera Copyright «Le Figaro» e per l'Italia «Ea Stampa» . :,:>:*: ■■■:■'.■■■■■> Sporcano le strade? Allora installiamo dei «vespacani» L'attrice insieme con uno dei suoi cani Brigitte Bardot all'epoca della sua campagna in favore delle foche. A sinistra, Insieme col ministro dell'Interno francese Charles Pasqua Tasse per chi possiede un «amico» Saranno esentati poveri e anziani

Persone citate: Bardot, Brigitte Bardot, Charles Pasqua

Luoghi citati: Francia, Italia, Parigi