Coop la truffa nella truffa di Gio. Bia.

Una ricerca medica dice sì alla liquirizia Coop, la truffa nella truffa Gli imprenditori trattennero i soldi destinati a pci-pds ROMA. La quota di tangenti ferroviarie del pci-pds fu chiesta non dal partito di via delle Botteghe Oscure, ma dai responsabili delle cooperative che participavano all'appalto delle traversine, i quali poi non avrebbero mai pagato la «mazzetta» al destinatario ufficiale. Questa versione, ieri, a Regina Coen" dov'è rinchiuso, Eros Musa della «Coop 7» di Reggio Emilia l'ha messa a verbale davanti ai sostituti procuratori Misiani e Vinci. Una millanteria degli uomini delle cooperative, quindi, e non una tangente. Ma su questo punto l'indagine è ancora aperta, perché gli altri imprenditori confermano che nella spartizione rientrava pure il pci-pds per una quota del 20 per cento (un miliardo e 200 milioni), e uno di questi avrebbe fatto addirittura il nome del destinatario della «mazzetta» con l'ufficio in via delle Botteghe Oscure. In pratica gli imprenditori «rossi» sostengono che loro hanno proposto di destinare quella fetta della torta al pcipds per evitare di pagare la propria quota di tangente, visto che più o meno corrispondeva alla cifra spettante, secondo le regole spartitone, a Botteghe Oscure. Si sono offerti di portarla direttamente a destinazione, ma poi i soldi se li sarebbero tenuti: una sorta di truffa nella truffa. Ieri l'industriale bergamasco Pietro Tognoli ha confermato le sue accuse. Sugli appalti concessi dalle ferrovie per la costruzione delle traversine in cemento - valore 200 miliardi - è stata pagata una tangente del 3%, pari a 6 miliardi. Di questi due miliardi e 400 milioni sarebbero finiti al ministero dei Trasporti, mentre lo tesso Tognoli ha detto di aver versato personalmente le quote della de (un miliardo e mezzo) e del psi (900 milioni) ai rispettivi segretari amministrativi, Severino Citaristi e il defunto Vincenzo Balzamo. [gio. bia.]

Persone citate: Eros Musa, Misiani, Pietro Tognoli, Regina Coen, Severino Citaristi, Tognoli, Vincenzo Balzamo, Vinci

Luoghi citati: Reggio Emilia, Roma