«Chi lavora in televisione perde la dignità»

L'attrice si confessa: in Italia mi sento a disagio, chi ci governa mi fa paura e non ho fiducia nel cambiamento L'attrice si confessa: in Italia mi sento a disagio, chi ci governa mi fa paura e non ho fiducia nel cambiamento «Chi lavora in televisione perde la dignità» La giovane diva-come alternativa al cinema penso al teatro MARGHERITA BUY Margherita Buy è uno dei più quotati nuovi volti del cinema italiano. § Quanti anni § ha? É «Trentuno». p Quanti film ha girato? li «Una decina». Lei è una delle protagoniste del nuovo cinema italiano. Cosa ne pensa? «E' il mio lavoro, lo difendo. E' l'opportunità che c'è in questo momento. E' un cinema pieno di problemi». Ci sono film a cui lei è particolarmente affezionata? «Tutti e nessuno. Forse "La stazione" di Sergio Rubini, mio marito. Adesso è appena uscito un nuovo film di Daniele Lucchetti». E Verdone? «Con lui ho girato "Maledetto il giorno che ti ho incontrato" ed è stata un'esperienza importante». Che rapporti ha con i registi? «Con alcuni ho iniziato proprio la mia carriera, come Lucchetti, Ru¬ bini o Piccioni. Carlo Verdone è venuto dopo, quando le cose erano delineate. Lui mi ha dato l'opportunità di fare un film a pubblico molto più vasto e mi ha fatto conoscere maggiormente». Si sente una star? «No, nessuno si sente una star oggi. Non è un momento da star. E' molto difficile perfino portare tre persone al cinematografo!». Chi sono le star? «Quelle in grado di smuovere della gente che vada a vederle nei cinematografi. In Italia le star sono solo i comici e soprattutto uomini, come Abatantuono, Verdone, Benigni, Troisi...» E le donne? «Tutte e nessuna». Vorrebbe lavorare all'estero? «Sì, in Europa, soprattutto in Francia». Ci sono dei registi con cui vorrebbe lavorare? «Sì, certo. Penso a geni come Coppola, Scorzese, Fellini, Bertolucci. Questi sono i migliori, poi ci sono gli altri». La televisione? «Il fatto che io non vi lavori è già una risposta. Penso sia molto complicato lavorare in televisione e riuscire a mantenere una dignità. Non m'interessa la televisione. E' una cosa in cui non si sceglie. Nel cinema, perlomeno, si sceglie. In tv tutto va bene». Lei cosa sta per fare? «Mah, forse del teatro, ma non voglio ancora parlarne». Come conduce la sua vita quotidiana? «Banalmente, una vita tranquilla a Roma. Faccio come tutti». E' sposata con Rubini «Sì, da quattro anni». Avete figli? «No, ma forse vorrei averne». Parlate molto di cinema tra . di voi? «Sì, moltissimo, ma anche di altre cose». Questo è stato un anno molto speciale per l'Italia: lei come ha reagito? «Come tutti. Ho avuto un grande senso di disagio, di disorientamento. Però anche di aspettativa, di speranza in un cambiamento. Ma non sono molto ottimista». Perché? «Ho paura di queste persone che ci governano, sempre lì, anche dopo il referendum. Non sarà facile cambiare. Cambiare la mentalità di un Paese è complicato». Lei aderisce a un partito politico? «Per ora no. Mi piacerebbe ritrovarmi in un partito. Ero in un'area di sinistra, ma sempre critica. Al referendum ho votato "no". Non credo nei partiti che hanno proposto il cambiamento». Chi le piace in Italia? «Pannella non mi piace più; non mi è piaciuto nel referendum e non mi piace nemmeno Segni. Ho apprezzato, a volte, Ingrao». Quali sono i grandi attori? «Tantissimi. Quelli bravi, come Volontè, Mastroianni. Mastroianni però è meno attore. Ho simpatia per lui come uomo. Co me attore mi piace molto Al Paci no e anche gli attori inglesi. Mi piacciono meno certi americani un po' gigioni, come De Niro». Si aspettava tanto successo? «Affatto. Non sono mai stata una trascinatrice». Le piace però il successo? «Sì, perché nel mio lavoro è indispensabile e mi dà sicurezza. E' una cosa che mi è sempre manca ta la sicurezza; ho un carattere molto insicuro». E' più importante per lei il lavoro o l'amore? «Sono cose molto diverse e io cerco di conciliarle. Mi piace il sue cesso, ma non è il mio unico tra guardo». Cosa desidera ancora? «Continuare queto lavoro finché va. Lavorare all'estero, conoscere persone nuove, brave. Confron tarmi con altre culture». Alain Eikann j*. r jmmmmmmmmmmmmammmmmMmmm» Margherita Buy si è rivelata al grande pubblico con «Chiedi la luna»

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