Profumi & balocchi del perfetto lumbard

Profumi & balocchi del perfetto lumbard Profumi & balocchi del perfetto lumbard I GADGET DEL CARROCCIO LM ,, VENEZIA m ULTIMA novità? I I francobolli dedicati a Monza e Varese,, prime due città con sindaco leghista. Valore due leghe, 2 mila lire, per il «Monza liberata», con la Villa Reale sullo sfondo. Idem per Varese, sempre «liberata», con scena di battaglia. La Lega che cambia e cresce non rinuncia al gadget. Non più raduni nelle bocciofile di periferia come a Mantova, basta con le adunate in quegli albergoni di Jesolo, ancora più tristi in bassa stagione. E' un bel salto quest'assemblea nazionale nel Palazzo del Cinema. Dieci milioni per l'affitto, ma grazie al gadget la Lega rientra nelle spese e ci guadagna pure. In questa due giorni il popolo non c'era, i curiosi nemmeno. Solo leghisti di rango, parlamentari e consiglieri, delegati e dirigenti. Eppure i tre banchetti dell'oggettistica hanno esaurito le scorte. Dice Cesare Bossetti, che a Vergiate, vicino Varese, governa su un capannone e tutto quanto ha il marchio di Alberto da Giussano: «All'ultimo raduno di Pontida in cinque ore abbiamo incassato 40 milioni. Rendo l'idea?». Sì, ma non rivela altre cifre. Chissà di quant'è il guadagno-netto su q*estopro- funo «Dur» in vendita a 30 mila lire. O sul jeans «eLEGAnte» a 40 mila. O l'orologio con «l'ura lombarda» a 70 mila. In due anni il prezzo di una maglietta si è dimezzato: da 20 a diecimila. E le magliette, per chi ha la collezione, raccontano la storia della Lega. La prima, copyright dell'onorevole Luigi Negri, 1990: «Roma ladrona la Lega non perdona». La seconda, copy di Umberto Bossi, 1991: «La Lega ce l'ha duro!». La penultima con i comandamenti del leghista: quinto è «non ammazzare gli avversari (ci sono altri sistemi per eliminarli)», ottavo «non contar balle che la gente non è scema», decimo «non desiderare la donna d'altri: verrà lei da te». L'ultima della serie, maggio 1993, è serissima e gialloblù: «Lega di lotta e di governo». Come il pei di Berlinguer. Bossetti si aggira tra i banchetti con occhio lungo. Non gli piace quel passaporto blu, quello inventato dal senatore veronese Achille Ottaviani: «E' pericoloso politicamente». Gli piacciono da impazzire francobolli e monete, le «leghe» coniate dal senatore bresciano Francesco Tabladini. E qui, sulle «leghe», Bossetti apre un capitolo: i falsi. «Ce ne sono in giro una valanga, abbiamo già presentato sette diffide...». Circola anche la cartamoneta, sempre falsa. Ancora Bossetti: «A Milano, la domenica, i patiti di numismatica si ritrovano alla Loggia dei Mercanti. La banconota della Lega tira più del marco, ma non è nostra». Se i lombardi hanno battuto moneta con la «lega», ecco che i veneti di Franco Rocchetta rispondono con la novità dell'«euroscudo», una botta da 50 mila lire, e ci si porta a casa pure il «cofanetto Rocchetta»: tre pagine «scritte nella notte tra il 1° e il 2 maggio». Non solo gadget, però, sulle bancarelle. Anche cassette e videocassette con il meglio del Bossi dal palco. I libri di Bossi e Gianfranco Miglio, il banchetto per prenotare l'ultima opera del Capo, «La Rivoluzione», scritta con il giornalista Daniele Vimercati. Anche le dispense della scuola quadri di via Arbe, Milano, sulla buona amministrazione leghista. Sono scomparsi, esauriti, i gadget pregiati. «Non abbiamo più un portachiavi», ammette Bossetti. Da mille è passato a diecimila. Introvabile la prima cassetta di lega-reggae, con il brano che ha accompagnato la campagna elettorale per le po litiche '92: «Mi sun lumbard e me giran i ball / ma ariva il Boss e ve spacca gli ossi». Da veri amatori, il due pezzi or mai fuori mercato. Per lui boxer di cotone, con la scritta «Ce l'ho duro!». Per lei slip con vezzoso pizzetto e ricamo: «Speriamo che duri...». L'uli ma coppia della «mutanda del l'amore» è stata venduta a Bergamo, per il 1° maggio leghista. Un maniaco l'ha pagata 100 mila lire. [g. ce.] ItAllA SIMO fEDf RAIt — Quraooaito la moneta della Lega ' coniata dal senatore, bresciano: Francesco Tabladini Sotto il profumo «Dur» in vendita a 30 mila lire Sii. Accanto la maglietta dei lumbard sopra il ricercatissimo francobollo «valore» due leghe