Dai cartelloni in sartoria alla Biennale per narrare l'inizio del nuovo secolo di Angelo Mistrangelo

Bonzagni alla Sant'Agostino Bonzagni alla Sant'Agostino Dai cartelloni in sartoria alla Biennale per narrare l'inizio del nuovo secolo Nei ristrutturati locali del Mulino Feyles, in corso Tassoni 56, è stata inaugurata la nuova sede della Galleria Sant'Agostino con una mostra di Aroldo Bonzagni (Ferrara 1887-Milano 1918). La disinvolta resa dei disegni, a volte sottilmente ironici e caricaturali, e dei dipinti, come il lirico «Nevicata» e l'imponente figura di «Serenata dì Toselli», contribuisce a definire gli aspetti caratteristici del suo lavoro. Formatosi all'Accademia di Brera, allievo di Tallone e Mentessi, ha firmato nel 1910 il primo manifesto futurista, nell'edizione stampata su volantino della rivista di Marinetti «Poesia». Ritiratosi dal gruppo, espose nel 1911 cartelloni satirici in una sartoria di via Dante a Milano, mentre l'anno successivo venne invitato alla Biennale di Venezia con le opere «Impressione» e «Locomotive». Presente alla rassegna «L'Espressionismo italiano», allestita nel 1990 alla Mole Antonelliana, l'esperienza di Bonzagni ritorna a Torino con una serie di quadri improntati a una suggestiva vena narrativa, che sottolinea la metafisica atmosfera dei caseggiati di periferia («Serenata») o il rigoglio dei colori in «Danzatrice» (1911-1912). Si ricordano inoltre «Il tram di Monza» dalla piacevole resa del soggetto, le quattro tavole raffiguranti glicini, garofani, rose e margherite, «Il veglione alla Scala», «Autoritratto», del 1916, che attestano - ha scritto Giulio Carlo Argan - una raccolta di «tipologie: di volti, di vestiti, di gesti». AH'«Arte Club» (via della Rocca 39, sino al 22 maggio), Nando Eandi presenta le pregevoli composizioni che Carlo Barbero e Stefano Fontana hanno dedicato a Sergio Saroni, del quale sono stati allievi all'Accademia Albertina. In Barbero la limpida stesura delle immagini rievoca frammenti (citazioni) dell'esperienza di Saroni, con rigore ed elegante impostazione della rappresentazione. Fontana, viceversa, affida alla fine tessitura del colore la definizione dei fiori orientali e dei fossili, delle figure che affiorano dalla tappezzeria con tutta la loro insinuante musicalità. Angelo Mistrangelo A. Bonzagni «Serenata», particolare

Luoghi citati: Milano, Monza, Torino, Venezia