Faticose saggezze di «Blasco» Renato: teatralità kitsch

PATHOS DI VASCO & ZERO PATHOS DI VASCO & ZERO Faticose saggezze di «Blasco» Renato: teatralità kitsch US OUELLI del «Folk Club» hanno il vezzo di definire «concerto eccezionale» gli appuntamenti di maggior rilievo del proprio cartellone. E presentano con tale etichetta anche lo spettacolo di venerdì sette maggio. In questo caso, però, l'abusato termine «eccezionale» non basta: per un elementare criterio di giustizia, Eric Andersen meriterebbe qualcosa di più. Eric Andersen è infatti un personaggio a tutto tondo, un folk singer americano che è vissuto e si è formato al fianco di Bob Dylan, Joan Baez, Joni Mitchell, Patti Smith. E se non ha avuto la stessa fama di costoro, è certo perché aveva meno qualità (non crediamo molto al genio incompreso); ma anche, e forse soprattutto, per non essersi in qualche modo adattato ai gusti facili del pubblico. Comunque, Eric Andersen resta un artista di culto notevole, con all'attivo una ventina di album, trent'anni di carriera on the road, e apprezzate collaborazioni con Dylan, Baez, Pete Seeger, fino ai Grateful Dead. Da ascoltare. Il concerto di Andersen, ve¬ nerdì 7 al «Folk Club» (via Perrone 3 bis), s'inizia alle 21. E sempre al «Folk Club», altri due begli appuntamenti sabato 8 con 3 chitarrisata blues chicagoano Michael Coleman, e ancor più giovedì 13 quando Alberto Jona, studioso e interprete della tradizione musicale ebraica, terrà un concerto che organizzato in collaborazione con la Comunità ebraica torinese - merita doppia attenzione, vuoi per l'assoluto valore artistico, vuoi per ribadire ancora una volta la primaria necessità di rispetto e tolleranza reciproca. Un'esigenza vitale, questa, eppure quotidianamente minacciata. Restando alla musica popolare, ricordiamo ancora la rassegna «Cantavalli», che come ogni sabato porta, nelle località delle Valli Chisone e Germanasca, preziose testimonianze sonore: ì'8 maggio è di scena, a Inverso Pinasca (frazione Grange, presso il locale «L'ostu del pòvròm», ore 21 ), il gruppo pinerolese La Cantarana. Presenta le musiche tradizionali raccolte per la registrazione dell'album «Le joli moulin». L'ingresso è gratuito. A ERIC ANDERSEN ROCK SHOW PER LA DISTROFIA MUSCOLARE SEI gruppi rock torinesi, più uno «straniero» (i Farinej d'ia Brigna, astigiani) si esibiscono alla discoteca «Naxos», e com'è ormai di moda sposano una giusta causa: mercoledì 12 maggio, dalle 21 circa, suoneranno per sensibilizzare il pubblico sul problema della distrofia muscolare. «Fermiamoci un attimo e pensiamo a chi è fermo», s'intitola lo show, e vedrà coinvolti, oltre ai già citati Farinej d'ia Brigna, i torinesi Glow, Dogma, Drama, Thee Trouble, Echi Blues e Powerillusi (vincitori, questi ultimi, della seconda edizione del Festival di Sanscemo). E' prevista la comparsata di Tony Tammaro, vincitore dell'ultimo Sanscemo. Le prevendite sono cominciate, i biglietti costano 15 mila lire e si trovano da Radio Veronica One, Mgt (via Cernaia 32), Dracma (via Brandizzo 84/fl e presso la sede dell'Unione italiana per la lotta alla distrofia muscolare in via Canova 52 bis. Inoltre, nelle abituali rivendite torinesi di biglietti per i concerti, tra le quali citiamo il Box Office Ricordi (piazza Chi), Rock & Folk (via Viotti) e Videomusic Organizzano la Mgt (agenzia di servizi per la musica) e la casa discografica torinese Dracma. Ancor più numerose le band impegnate, sabato 8 maggio alla Lega dei Furiosi (murazzi del Po, dalle 18 a notte fonda), nel «Concerto per il Galfer». Sono «iscritti a suonare» quattordici gruppi: Banda Cavaliere, Rotten Brain, Gugnein, Arpabirmana, Acid Strings, Muppets, Bacco Tabacco & Venere, Durendal, Sali & Tabacchi, Frammenti, Iron Monks, Aminta, Rosenkrantz, Madame Brutale. Il concerto è organizzato dai Comitati studenteschi di base Pellerossa, in collaborazione con l'associazione ImagineAnagrumba di Torino, con l'ufficio musica dell'assessorato alla Gioventù e con il consiglio d'istituto del liceo scientifico Galileo Ferraris. E la serata sarà anche l'occasione per lamentare, ancora una volta, la mancanza a Torino di spazi per la musica. Purtroppo, sono anni che si ripetono le stesse proteste: e la situazione, anziché migliorare, si deteriora giorno dopo giorno.

Luoghi citati: Inverso Pinasca, Torino