Tangenti nuova bufera in Sagat

La procura ora indaga su un aumento di capitale sospetto di 8 miliardi La procura ora indaga su un aumento di capitale sospetto di 8 miliardi Tangenti, nuova bufera in Sagù! Un «avviso» per il manager Parenti Un aumento di capitale sospetto: 8 miliardi per opere che non sono inai state realizzate; forse sono serviti in parte a finanziare in nero i partiti. E' l'ipotesi sulla quale sta lavorando il procuratore aggiunto Marcello Maddalena, che indaga sulla Sagat, la società che gestisce l'aeroporto di Torino Caselle. Ieri il magistrato ha interrogato per cinque ore Mario Parenti, amministratore delegato della società dal 1980, e al termine gli ha contestato un avviso di garanzia per peculato, malversazione ai danni dello Stato e truffa. Parenti, difeso dall'avvocato Alberto Piccatti, avrebbe tenuto «un comportamento collaborativo». Avrebbe fatto varie ammissioni, precisando però ogni volta che il suo era un ruolo manageriale, mentre le scelte politiche erano tutte del presidente Maurizio Bordon, in carcere dal 4 marzo per concussione (avrebbe preteso tangenti dall'imprenditore Marco Borini). Al centro dell'interrogatorio di Parenti, la vicenda della mancata realizzazione di un hangar nell'area Est dell'aeroporto, struttura che avrebbe dovuto ospitare i velivoli della Eurofly charter, i cui principali azionisti erano il gruppo De Benedetti e l'Alitalia. Il denaro per gli investimenti era stato reperito con un aumento di capitale di 8 miliardi, deciso nel novembre '89 e sottoscritto dagli azionisti a febbraio '90. Il raccordo (700 milioni) venne realizzato dall'impresa Arlotto e la progettazione dell'hangar affidata all'architetto Edoardo Comoglio su richiesta di Bordon. Ma l'Eurofly charter incontrò difficoltà e preferì rinunciare alla base di Caselle: l'hangar, per il quale era prevista una spesa di 5 miliardi, non si fece. Né si sarebbero realizzate altre opere per le quali era stato sottoscritto l'aumento di capitale. Dove finirono quei miliardi, finanziati in parte anche dal Comune di Torino, azionista della Sagat? L'ipotesi di accusa, che troverebbe varie conferme, è che quel denaro, almeno in parte, prese la via delle casse dei partiti. Parenti ha sostenuto che gli 8 miliardi sarebbero stati investiti in altre opere, promettendo di esibire le prove di quanto ha detto: «Quel progetto per l'hangar dell'Eurofly sembrava un ottimo investimento. Non potevamo immaginare che la società avrebbe cambiato idea». Nel pomeriggio due ispettori di polizia hanno sentito Maurizio Crespigni, direttore della Sagat fino al gennaio '91. Da lui volevano sapere dell'appalto da un miliardo e mezzo per la costruzione della nuova caserma dei vigili del fuoco: la gara, risalente al 1985, venne vinta dalla Ccc, cooperativa rossa di Bologna. Un altro avviso di garanzia per la Sagat, questa volta all'amministratore delegato Mario Parenti (a sinistra). Guai anche per la de Paola Cavigliasso (qui a destra) presidente del Mauriziano. L'ex assessore Andrea Galasso è stato sentito come teste sull'appalto per il Delle Alpi

Luoghi citati: Bologna, Comune Di Torino, Torino