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Il figlio Il figlio Complimenti Caballero! DESSO che si apre la prima retro¬ spettiva sulla sua opera, discutono di Armando Testa critici famosi, letterati, uomini di cultura. Tutti, uomini e istituzioni, vanno ringraziati per il loro impegno. Il Comune di Firenze, la fondazione Luigi Berlusconi, i curatori della mostra, Gillo Dorfles e Germano Celant. E, non ultime, le persone che qui in agenzia hanno lavorato alacremente per rendere possibile l'iniziativa. Con Armando Testa celebriamo l'artista poliedrico, l'uomo che ha attraversato con ironia e semplicità l'arte del nostro secolo, vagabondando tra l'astrattismo, il surrealismo, il concettuale, la pop art. Ma anche l'Armando Testa che, partendo da Torino, ha contribuito all'invenzione della pubblicità italiana. LArmando dei cartelloni, delle invenzioni capaci di scardinare il marketing. E' incredibile che sia già passato più di un anno dalla sua scomparsa. Ci sembra ancora di averlo qui. Non la sua persona, certo, ma la sua energia, la sua dirompente forza creativa, quel fantastico modo di affrontare le cose che ha costruito negli anni il mito del suo personaggio. Abbiamo vissuto questi ultimi mesi con lui ancora al nostro fianco: inventando nuove campagne, incontrando nuovi clienti, crescendo in Italia e in Europa, con la tenacia e la semplicità che lui ci ha trasmesso fino a farne uno stile. Preciso e inconfondibile, solo nostro. Siamo diventati più grandi anche nel cuore. E, nel dirlo, ci rendiamo conto che Armando stesso avrebbe forse preferito qualcosa di più ironico, di più trasgressivo, come i suoi quadri e i suoi grandi manifesti. La tua arte camminerà da sola. Complimenti, Caballero. Marco Testa