Rodchenko guerra di foto di Fabio Galvano

Mosca, gli eredi contro Christie's Mosca, gli eredi contro Christie's Rodchenko guerra di foto LONDRA ' DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Negli Anni Sessanta le fotografie di Aleksandr Rodchenko, artista dell'avanguardia rivoluzionaria le cui opere erano state soppresse in nome dell'ortodossia socialista, non valevano neppure la carta su cui erano stampate. Avevano soltanto un immenso valore artistico, per chi le sapeva apprezzare, e sentimentale, per la famiglia; e perciò la figlia Varvara non esitò a consegnarle a un fotografo italiano, Caio Garrubba, nella speranza di una mostra e di una pubblicazione nel mondo libero. Sono state due aste nei saloni londinesi di Christie's, una nell'ottobre scorso e l'altra avvenuta ieri, a risvegliare a Mosca un improvviso interesse per quelle opere. Anzi dopo la prima vendita di 30 fotografie, che fruttò oltre due miliardi di lire (892.320 sterline, per l'esattezza) e che stabilì un record assoluto (l'equivalente di 265 milioni di lire per la «Ragazza con Leica» del 1934), i famigliari di Rodchenko hanno cercato di bloccare la vendita. Sostengono, da Mosca, che le fotografie erano state imprestate e non consegnate a titolo definitivo; ma Christie's, dopo una breve indagine, ha deciso - senza confermare mai che il venditore fosse Garrubba - di poter procedere all'asta. Non le avremmo trattate, ha precisato l'ufficio legale, se non avessimo visto documenti comprovanti i diritti del venditore. Così altre 16 fotografie, ieri, hanno trovato facoltosi appassionati che hanno investito più di 450 milioni (198.375 ster- Aleksandr Rodche ko line). La più cara, che è intitolata «Gradini», è stata venduta per 32.200 sterline (74 milioni di lire). Tutto è bene quello che finisce bene. Ma il sospetto sull'origine delle foto di Rodchenko rimane. Delle promesse fatte alla figlia di Rodchenko, quando gli consegnò le foto nel 1965, Garrubba ne ha mantenuta una: quella di pubblicare le opere del celebre artista e fotografo. E' del 1983, infatti, il libro della Fabbri (nella serie «I grandi fotografi») intitolato ((Alexander Rodchenko, Artista del Fronte Proletario». Garrubba dice di averne mandate copie ai famigliari di Rodchenko. Quelli, da Mosca, fanno sapere di non avere ricevuto nulla, che fu il genero del fotografo a trovarne una copia in Germania. Manca la seconda promessa: quella di una mostra. Ma ormai, con le foto più belle e più rare vendute all'asta e sparse in tutto il mondo, forse è troppo difficile. Ai tempi della prima asta la figlia di Rodchenko e il marito Aleksandr Larventev avevano pensato che si trattasse di falsi. Poi avevano ricordato le foto date tanti anni prima al fotografo italiano. Che fossero quelle? La conferma era venuta, dopo l'asta del 30 ottobre, dalle fotocopie di alcune note che la stessa Varvara aveva scritto a matita sul dorso dei montaggi. Ma come recuperare fotografie e miliardi? L'impresa, in assenza di un pezzo di carta che precisasse il prestito a Garrubba, si è rivelata impossibile. Fabio Galvano Aleksandr Rodchenko

Luoghi citati: Germania, Londra, Mosca