Tentazione Alesi in tanti lo vogliono di Cristiano Chiavegato

Ma il francese è quasi d'accordo con la Ferrari Ma il francese è quasi d'accordo con la Ferrari Tentazione Alesi in tanti lo vogliono BARCELLONA dal nostro inviato Quinto atto del Mondiale di Formula 1. Si corre sul circuito di Montmelo, una ventina di chilometri a Nord-Est della capitale della Catalogna. Un impianto bellissimo, ma poco frequentato. Strano rapporto, quello tra la Spagna e l'automobilismo. Quest'anno si festeggia l'80° compleanno della corsa, visto che la prima edizione risale al 1913 su un percorso stradale di 90 km a Guadarrama. Vinse un tale Carlos de Salamanca, su Rolls-Royce. Da allora, passando su tante piste diverse e anche attraverso la tragedia del 1975 (Rolf Stommelen volò tra la folla con la sua Lola, uccidendo cinque persone), sulla Penisola Iberica hanno vinto quasi esclusivamente autentici fuoriclasse del volante. Qualche nome: Varzi, Fagioli, Caracciola, Fangio, Hawthorn, Clark, Hill, Stewart, Fittipaldi, Lauda, Hunt, Andretti, Jones, Villeneuve, Senna, Prost e Mansell. E qui in Spagna, a Jerez, il 30 novembre 1990 Alain Prost portò per l'ultima volta la Ferrari alla vittoria (o viceversa). Poi il Grande Digiuno, che dura da 38 corse. Lo scorso anno, in un Gran premio sotto la pioggia che vide il successo di Mansell, lo spettacolo più emozionante fu offerto da Jean Alesi, che si classificò terzo, alle spalle di Schumacher, fra un testa-coda e l'altro, con mille equilibrismi. Proprio Alesi è stato il protagonista della vigilia, in una giornata di tensioni e distensioni, di smentite e conferme. Oggetto delle discussioni la permanenza di Jean nella scuderia di Maranello. Questioni di mercato piloti, una storia che dura da una quindicina- di giorni. A Imola il presidente Montezemolo aveva detto che la Ferrari era vicina a riconfermare Alesi per due anni, e lui aveva fatto dichiarazioni di passione e di tifo: «Questa squadra è il mio unico amore», aveva detto. Nel frattempo i giornali francesi parlavano di un interessamento spiccato da parte di Williams, Benetton e persino McLaren per Alesi, mentre dal Brasile rimbalzava la storia di un ritorno di fiamma della squadra italiana per Ayrton Senna. Una bella confusione. Ieri mattina, alla partenza da Bologna, Jean chiariva tutto: «Ho parlato ancora con Luca Montezemolo, ci siamo accordati su tutto, anche sui soldi (ne prenderà di più, ndr), mancano solo i dettagli. Quando torniamo a casa firmo il contratto». Nel pomeriggio, però, si profilavano nuvole nere all'orizzonte: Alesi non era più così tranquillo e sicuro. Che cos'era successo? Niente di grave: aveva saputo che soltanto sulla vettura di Berger i meccanici stavano montando le sospensioni attive dotate di attuatore a gas (quello standard contiene uno speciale liquido aeronautico). E gli era saltata la mosca al naso, come quando uno si sente preso in giro. La verità è che Alesi, ragazzo d'oro dal carattere esuberante e focoso, desidera sempre essere messo alla pari con il compagno di squadra. E l'episodio della sospensione lo aveva turbato e infastidito. Poi la Ferrari è corsa ai ripari, gli ha spiegato che Berger avrà a disposizione il sistema più avanzato nel primo turno di qualificazione di oggi. Se andrà bene, verrà montato per domani anche sulla vettura del francese. Le acque si sono calmate e dunque non dovrebbero esserci ripensamenti, anche se le pressioni, soprattutto della Williams, sono fortissime. Nessuna novità determinante, neppure per quanto riguarda Senna. Ieri il brasiliano era in Portogallo e stamane dovrebbe presentarsi per correre (prove dalle 9,30 alle 11, qualificazioni 13-14). Questo è quanto dicono alla McLaren. Ayrton non avrà il supermotore Ford perché al momento la trattativa con la Benetton resta bloccata. Fra l'altro la squadra italiana, stanca dei continui cambiamenti di idee sul futuro, mercoledì ha inviato una lettera al Consiglio Mondiale della Federazione Internazionale Automobilistica nella quale chiede che vengano attuati i propositi di eliminare a partire dal '94 tutti i sistemi elettronici di controllo sulle vetture enunciati da Max Mosley prima dell'inizio del campionato. Se si cercherà di cambiare nuovamente le carte in tavola, la Benetton adirà le vie legali e pretenderà che la Williams venga esclusa dal Mondiale (per la questione dell'iscrizione mandata in ritardo). La squadra campione venne infatti ammessa al campionato iridato di FI in cambio dell'accettazione delle future modifiche tecniche. Cristiano Chiavegato

Luoghi citati: Barcellona, Bologna, Brasile, Catalogna, Imola, Maranello, Portogallo, Spagna