Alla sbarra l'assessore a luci rosse di M. Al.

Biella Biella Alla sbarra l'assessore a luci rosse BIELLA. Prima udienza ieri in tribunale per l'assessore che aveva tentato di portarsi a letto due donne che si erano rivolte a lui per ottenere un alloggio nelle case popolari. L'ultima, Anna Rita Selogni, 40 anni, separata, dipendente di un'impresa di pulizia, è riuscita a registrare le focose avances dell'uomo politico in presenza di due testimoni nascosti nella stanza accanto e per Franco Vercellino, 52 anni, ex esponente del psi l'accusa ora è di tentata concussione. La vicenda che per mesi ha stuzzicato la curiosità dei biellesi era esplosa come una bomba in Consiglio comunale nell'ottobre del '91 quando un consigliere missino, l'avvocato Sandro Del Mastro, aveva fatto ascoltare al sindaco di allora, Luigi Pettini, un nastro con la registrazione dell'ultimo incontro tra la donna e Vercellino. «Sono una madre, e anche se mi ero sentita offesa dal comportamento dell'assessore non volevo che perdesse il posto di lavoro o che la sua famiglie ne soffrisse - ha raccontato ieri la Selogni ai giudici -. Volevo solo che lasciasse il Comune perché era indegno di farne parte. Ma le cose sono andate diversamente e alla fine ho acconsentito che l'avvocato consegnasse quei nastri alla procura». Per Anna Rita Selogni fu l'inizio di una periodo terribile: da vittima si trovò proiettata al centro dell'attenzione generale, I vicini di casa la evitavano, i cronisti e i fotografi le davano la. caccia. La sua vita fu gettata in piazza, anche la storia che era iniziata molti 'mesi prima, a luglio, fu raccontata con ricchezza di particolari. La donna che viveva con la figlia in un miniappartamento alla periferia della città aveva bisogno di una casa più grande. E si era rivolta all'assessore che conosceva già dai tempi del suo matrimonio. Ma fin dal primo incontro, in Comune, l'assessore allungò le mani. Quando Vercellino tornò alla carica in altre occasioni, Anna Rita Selogni passò all'azione e sotto la direzione dell'avvocato Del Mastro mise in atto il piano che ha portato l'ex assessore davanti ai giudici: «Non mi promise mai esplicitamente una casa in cambio di una notte d'amore, ma mi fece capire che avrebbe potuto aiutarmi, perché era lui a decidere». «Gradassate - si è difeso l'ex assessore -. Ho promesso cose che non potevo mantenere. Al massimo avrei potuto aiutarla a compilare la domanda. Cosa che del resto ho fatto, anche con molti uomini. Certo ho cercato di sedurla ma non le ho mai detto che in cambio le avrei dato uno degli alloggi». Ma con o senza promettere case, sembra che l'assesore ci provasse quasi con tutte. Ieri in aula si è presentata a testimoniare anche una seconda donna, Chiara Albanese, 38 anni, di Biella che faceva le pulizie all'Azienda trasporti: l'ex assessore sarebbe andato ad aspettarla all'uscita dal lavoro e davanti a un aperitivo le avrebbe proposto una serata in un posticino tranquillo, [m. al.]

Persone citate: Anna Rita Selogni, Chiara Albanese, Del Mastro, Franco Vercellino, Luigi Pettini, Sandro Del Mastro, Vercellino

Luoghi citati: Biella