Si voterà un solo giorno

Si voterà un solo giorno Si voterà un solo giorno Quanto costa la campagna elettorale Per il Comune si voterà soltanto la domenica: al primo turno il 6 giugno, dalle 7 alle 22; al secondo - ossia al ballottaggio tra i due candidati-sindaci più votati -15 giorni dopo, il 20 giugno. Stesso orario. Sino alle amministrative del 1990 (ma anche alle politiche dello scorso anno) la vecchia legge articolava l'apertura delle urne in due tranche, la domenica (ore 7-22) e il lunedì, ore 7-14. La novità potrebbe creare problemi a chi dedica i fine settimana a gite fuori porta. Alle 22 del 6 maggio 1990 (ultime elezioni municipali) aveva votato il 62,5 per cento degli aventi diritto, alle 14 del giorno dopo gli elettori raggiunsero quota 85,4 per cento. In cifre: alla chiusura delle urne, domenica sera, avevano espresso il voto 550 mila torinesi, il lunedì si recarono alle urne altri 165 mila. La nuova legge - affermano i tecnici - diminuirà le spese per il personale addetto ai seggi, limiterà i tempi di chiusura delle scuole. «Con vantaggio per tutti» dicono a Palazzo Civico. E per uniformarci agli altri Paesi europei. Di questi tempi contenere le spese è una delle maggiori preoccupazioni non solo della pubblica amministrazione, ma anche dei candidati che aspirano a farsi eleggere per occuparsene. I costi per la propaganda di un candidato sindaco potrebbero raggiungere anche i 200 milioni. Lo dicono ilO interessati, facendo capire che sono finiti i tempi di «manifesti o spot tv selvaggi». C'è chi conta di spendere una manciata di milioni. I maggiori problemi li avranno i candidati meno conosciuti, «non politici», ad esempio i docenti universitari Valentino Castellani e Giovanni Zanetti. Il comitato promotore di Castellani prevede di spendere circa 150 milioni. «Io temo di raggiungere i 200» afferma Zanetti. Castellani sarà sostenuto da un comitato di volontari che gli stanno preparando un filmato da trasmettere sulle tv e nei cinema, mes¬ saggi radiofonici, manifesti, pubblicazioni e lettere personalizzate. Anche Zanetti avrà un comitato elettorale. Dice: «Faremo un pieghevole con foto, curriculum e sintesi del programma. La mia sarà una campagna mirata, rivolta a gruppi, categorie e associazioni di base». I candidati «di bandiera» beneficiano della campagna elettorale dei partiti che li esprimono, compreso l'ex sindaco pei Diego Novelli oggi con la Rete che ha l'appoggio di Alleanza verde per Torino, Rifondazione comunista e dei pensionati che fanno capo all'ex consigliere comunale Scardicchio. «Novelli giocherà la carta della notorietà, del grande contatto umano che ha con la gente» afferma la Rete che ipotizza di spendere 100 rnilioni. Nel psi la campagna per Marzano è da definire: «Non c'è stato il tempo per pensarci» spiega il segretario Tigani. La Lega Nord annuncia: «Per i candidati, Cornino compreso, spenderemo 20 milioni».

Persone citate: Castellani, Diego Novelli, Giovanni Zanetti, Novelli, Scardicchio, Tigani, Valentino Castellani, Zanetti

Luoghi citati: Marzano, Torino