Sagat inchieste a raffica

Sagqt, inchieste a raffica Nuovi filoni per i magistrati su appalti, affari, spese Sagqt, inchieste a raffica Ex assessori da Corsi per lo stadio Tutti gli appalti della Sagat al setaccio. Dopo l'inchiesta sulla nuova aerostazione, la Procura ha deciso di radiografare le gare e le opere che la società che gestisce lo scalo di Caselle ha realizzato negli ultimi dieci anni. Dell'indagine si occupa in prima persona il procuratore aggiunto Marcello Maddalena, sul cui tavolo è già arrivata la documentazione relativa agli appalti per la torre di controllo, la nuova centrale elettrica, l'impianto per la depurazione dell'acqua, le imprese di pulizia. Un'attenzione particolare viene fornita alle campagne pubblicitarie attivate sugli organi di informazione locali, ai viaggi promozionali, ai regali (spesso costosi), ai favori elargiti a piene mani. Su quest'ultimo aspetto il dottor Maddalena sentirà anche alcuni giornalisti su indicazione di alcuni funzionari e dipendenti della Sagat. Degli affari di Caselle aveva iniziato a parlare, ai primi di marzo, l'imprenditore Marco Borini, capocordata del gruppo di imprese (Itinera, Morteo e altre) che si erano aggiudicati la costruzione della nuova aerostazione (un'opera da 52 miliardi, poi saliti a cento con le varianti in corso d'opera). Borini ammise di essere stato costretto a pagare 650 milioni per garantirsi la vittoria. Finirono nei guai Bordon, arrestato per concussione, e Felice Borgoglio, parlamentare socialista, destinatario di un avviso di garanzia. A lui sarebbero andati i 500 milioni, il resto si sarebbe fermato nelle tasche di Bordon. «Era solo un finanziamento per la campagna elettorale del psi», aveva ammesso Bordon. Questa prima inchiesta aveva però lasciato intravedere che a Caselle c'erano sospetti anche per altri appalti. Alcuni imprenditori sentiti dai magistrati lo avrebbero confermato, anche se solo per sentito dire. Per trovare conferma alle loro deposizioni il dottor Maddalena ha sentito molti testimoni, tra funzionari e tecnici dell'aeroporto. Ieri mattina era previ¬ sto l'interrogatorio come teste dell'amministratore delegato Mario Parenti. Ma l'incontro è slittato. Partirà nei prossimi giorni un'indagine sullo stadio delle Alpi. Una lettera anonima arrivata in Procura e passata al dottor Corsi parla di presunte irregolarità avvenute nelle riunioni della commissione aggiudicatrice della gara. L'appalto per lo stadio venne affidato alla società Acqua Marcia del costruttore Vincenzo Romagnoli. Rimasero escluse le due corda¬ te guidate da Fiat Engineering e da Stadium (formato da Recchi, Rozzi e Cooperative Ccpl). Su quella assegnazione, a cui si era arrivati dopo venti sedute, erano fiorite le polemiche. Ora si sospetta che ci siano state anche manovre poco pulite. Chi potrebbe raccontare qualcosa di quel periodo? Il dottor Corsi sentirà nei prossimi giorni come testi l'avvocato Andrea Galasso, allora assessore al Legale e componente della commissione, e Elda Tessore, l'assessore allo Sport che si era di¬ messa prima che l'affare-stadio entrasse nel vivo. Che cosa c'è di vero in quella lettera anonima? Si parla di irregolarità anche nelle opere realizzate in occasione dei Mondiali di calcio del luglio '90, e di altri affari poco chiari. Intanto la Procura presso la pretura ha trasmesso gli atti relativi a una denuncia per mancati lavori di manutenzione nello stadio. Brunella Giovara Nino Pietropinto Tremila studenti, ieri, hanno detto «no al colpo di spugna su Tangentopoli». Partiti da piazza Arbarellin corteo hanno raggiunto piazza Castello Tremila studenti, ieri, hanno detto «no al colpo di spugna su Tangentopoli». Partiti da piazza Arbarello in corteo hanno raggiunto piazza Castello