Torna Zac è la sorpresa granata di Angelo Caroli

Tramontata la candidatura-Regalia, il direttore sportivo è la mezzala dello scudetto TORINO Tramontata la candidatura-Regalia, il direttore sportivo è la mezzala dello scudetto Torna Zac, è la sorpresa granata L'ingresso di un uomo nuovo sul fronte-mercato TORINO. Colpo di scena al Torino: dopo i contatti con Mascetti, dopo i colloqui con Nassi, sembrava certo che il nuovo direttore sportivo della società granata fosse Regalia, attualmente al Bari. Ieri la società ha annunciato la conferenza stampa di presentazione per stamane (ore 11): ma a presentarsi sarà Renato Zaccarelli, e non Regalia. E la notizia ha colto tutti impreparati. L'importante per ora è che il Torino abbia trovato un titolare per il ruolo che Moggi ricopriva con il suo staff e che, dopo le dimissioni del mese scorso, aveva creato qualche turbativa nello spogliatoio granata. Certamente Zaccarelli non ha l'esperienza dei colleghi citati sopra e dovrà subito gettarsi nel fuoco di un mercato da cui il Torino vuole ricavare molto denaro ma mantenere un equilibrio tecnico sufficiente per non retrocedere dall'alta classifica che stabilmente occupa da quando c'è Mondonico. Dalla sua avrà l'entusiasmo e l'attaccamento alla maglia, potrà va- lersi dei suggerimenti dell'esperto Randazzo, ed è uomo molto serio che ha maturato già tante esperienze in vari campi. Il presidente Goveani, si sa, è a un bivio. Risanare la società senza punire troppo i tifosi. In questa ottica sembrano certe le partenze di Marchegiani e Scifo, per parlare di due pezzi da novanta, seguite da quelle di Casagrande, Silenzi, Bruno, forse Aguilera. L'importante è che la lista non si allunghi e che i sostituti siano all'altezza. E di questo dovrà occuparsi fin da oggi Zaccarelli. I tifosi conoscono bene la mezzala della squadra che con Pianelli e Radice conquistò lo scudetto nella stagione '75/76. «Zac» verrà presentato questa mattina alle 11 presso la sede di corso Vittorio Emanuele insieme con Mirko Ferretti, a cui è stato assegnato il ruolo di responsabile degli osservatori e del settore giovanile. Renato Zaccarelli nasce ad Ancona il 18 gennaio del '51. Dopo una stagione nelle giovanili del Torino ('68/69), gioca nel Catania prima di tornare al Filadelfia per due anni. Poi è spedito in prestito al Novara, sono le stagioni '71/72 e '72/73. Successivamente, trascorre un anno a Verona e in maglia gialloblù esordisce in serie A: è il 7 ottobre del '73, si disputa Fiorentina-Verona 2-1. La sua duttilità gli consente di ricoprire più ruoli: comincia là carriera di centrocampista, la conclude da libero e con un curriculum straordinario: dal '74 all'87, sempre con la maglia del Torino, disputa 318 partite e realizza 17 reti. In Nazionale i suoi gettoni sono 25 arricchiti da 2 gol. Il primo lo segna alla Finlandia (l'ultimo del 6-1 con goleada di Bettega, è il 15 ottobre del '77) il secondo, molto più importante, lo realizza alla Francia nel match di debutto dell'Italia ai mondiali del '78: a Mar del Piata gli azzurri rimontano con Paolo Rossi la rete di Lacombe segnata dopo pochi secondi e vincono con una girata di destro di «Zac». C'è un'analogia tra il calciatore e l'uomo-dirigente. Quando giocava sembrava indossasse la marsina: c'era sempre il tocco di eleganza nei suoi movimenti, negli interventi tecnici e nei gesti atletici. Come uomo, si è dimostrato professionista serio e puntualmente composto nell'affrontare ogni polemica. Grazie a tali requisiti, Renato nell'89 è scelto come vicesegretario di un settore che a Coverciano si occupa dell'organizzazione di corsi per tecnici e dirigenti. Nel '90 opera al Col di Roma '90. Infine, è il 1° luglio del '92, è assunto come direttore generale dall'Alessandria, dove non sempre ha fortuna. E arriva il divorzio ai primi di marzo di quest'anno. Dicono anche forzato dall'incertezza che c'è attorno alla società. Zaccarelli lascia l'Alessandria in silenzio, dice di non capire il perché del divorzio e chiede tempo per riflettere. E lo fa accettando ora l'importante carica del Torino. Angelo Caroli