Ritorna la «fedelissima»

Ritorna la «fedelissima» Bianca Dessimone, collaboratrice di Goria, di nuovo in procura Ritorna la «fedelissima» Sarà ancora interrogata dalpm Vittorio Corsi sul nuovo ospedale di Asti In libertà Vittorio Valenza-, dopo 70 giorni di carcere ha vuotato il sacco? Tocca a Bianca Dessimone, fedelissima dell'ex ministro delle Finanze Goria, il compito di far luce sulle ultime ombre rimaste nell'inchiesta sul nuovo ospedale di Asti. Un'inchiesta prossima alle richieste di rinvio a giudizio, ma che potrebbe riservare ancora qualche sorpresa. Oggi la Dessimone - ex presidente del comitato dei garanti dell'Usi di Asti, già arrestata per corruzione - sarà interrogata dal pm Corsi, che vuole ulteriori chiarimenti sugli incontri che gli imprenditori interessati all'affare Asti ebbero a Roma con i segretari amministrativi de e psi. Sulle date e sulle modalità di quegli incontri ci sarebbero ancora alcune cose da definire. E il racconto della Dessimone potrebbe essere decisivo, dopo la svolta fornita lunedì da Vittorio Valenza, ex collaboratore del defunto segretario amministrativo del psi Balzamo. Valenza, dopo settanta giorni nel supercarcere di Cuneo, trascorsi in un quasi totale mutismo, avrebbe deciso di cambiare atteggiamento. E i giudici del tri- bunale della libertà gli hanno concesso la revoca della misura cautelare in carcere. Nel corso dell'interrogatorio avrebbe raccontato particolari inediti, con riferimento all'incontro avvenuto nell'ufficio di Balzamo, quando sarebbe stata concordata la tangente di 3 miliardi da versare ai socialisti. Valenza, che era amministratore unico della Sofinim, la società che gestisce il patrimonio immobiliare del psi, aveva sempre negato di aver assistito al summit, lunedì invece ha cambiato versione: insieme con Maccari, allora assessore regionale alla Sanità, al costrutto¬ re Marco Borini e a Balzamo, all'incontro c'era anche lui. Inoltre Valenza avrebbe tirato in ballo Giovanni Goria, coinvolto nell'inchiesta sulle tangenti concordate sull'appalto di Asti. Il funzionario socialista avrebbe fatto il suo nome in merito ai rapporti intercorsi tra le imprese interessate all'ospedale e la segreteria amministrativa della de, il cui responsabile Citaristi è già stato raggiunto da un avviso di garanzia per corruzione. Altre novità nell'inchiesta tangenti potrebbero arrivare sul fronte Fiat. La procura di Torino acquisirà la memoria inviata da Cesare Romiti ai giudici milanesi di «Mani pulite». L'amministratore delegato della Fiat sarà sentito dal procuratore capo Scardulla e dal pm Sandrelli, titolari dell'inchiesta sull'ipotesi di reato di falso in bilancio. Romiti sarà sentito anche dal procuratore aggiunto Maddalena e dal sostituto procuratore Corsi, sulla memoria consegnata a Milano. Brunella Giovara Bianca Dessimone, già collaboratrice dell'ex ministro delle Finanze, Goria, sarà nuovamente interrogata oggi dal pm Corsi

Luoghi citati: Asti, Cuneo, Milano, Roma, Torino, Valenza