I «Nastri d'oro» inguaiano Formica

L'ex ministro delle Finanze indagato per mazzette di 5 miliardi al porto di Manfredonia L'ex ministro delle Finanze indagato per mazzette di 5 miliardi al porto di Manfredonia I «Nastri d'oro» inguaiano Formica «Querelerò chi mi ha diffamato» FOGGIA. C'è anche l'ex ministro socialista delle Finanze Rino Formica nell'inchiesta sui nastri d'oro nel porto di Manfredonia: un avviso di garanzia per concorso in concussione gli è stato fatto notificare dai sostituti procuratori della Repubblica di Foggia Roccantonio D'Amelio e Massimo Lucianetti. Formica, destinatario della trentunesima informazione emessa dai magistrati foggiani, ha detto di non conoscere «su quali basi si fonda il generico avviso di garanzia». Il provvedimento è da porre in relazione alle mazzette di 5 miliardi pagate a politici locali e nazionali dalla ditta milanese Emit, interessata all'appalto dei nastri trasportatori del porto sipontino. L'opera, finanziata dalla Agensud per un costo iniziale di 78 miliardi, diventati più del doppio in poco tempo, ha visto finire in carcere finora 16 persone, mentre gli avvisi hanno raggiunto, sempre per concussione, altri nomi eccellenti, come l'ex ministro del Bilancio Paolo Cirino Pomicino, il presidente del psdi Antonio Cariglia, i parlamentari foggiani Franco Di Giuseppe (de) e Domenico Romano (psi): per loro due (rispettivamente con sette voti a favore e sette contro e con otto voti a favore ed otto contro) il Parlamento ha già negato ai giudici foggiani l'autorizzazio- ne a procedere per l'arresto, richiesta anche per Paolo Cirino Pomicino. «So con certezza - ha detto Formica - di non essere mai intervenuto nè direttamente, nè indirettamente per favorire o contrastare questa società Emit, presunta concussa. Prego pertanto i giudici di trasmettere con urgenza senza attendere i 30 giorni di rito, la richiesta di autorizzazione, perchè io possa a mia volta sollecitare una rapida discussione e decisione. Chi ha la coscienza a posto non ha nulla da temere. Noto però che viviamo in una situazione in cui la presunzione di innocenza è diventata presunzione di colpevolezza. Ciò provoca un grave danno per tutti gli amministratori onesti. Per questa ragione sarò fermo e risoluto nel denunciare, querelare e richiedere danni a coloro che incautamente si sono avventurati sul terreno della diffamazione, della calunnia e del discredito morale». Con il provvedimento a carico di Formica gli inquirenti avevano emesso, per lo stesso reato, un altro avviso: destinatario l'onorevole Franco Borgia, pure socialista, 50 anni compiuti il 31 marzo, di Barletta (Bari), alla sua prima legislatura e all'epoca dei fatti vi¬ ce • presidente della Regione Puglia ed assessore alla programmazione. Borgia è un fedelissimo di Formica, vicepresidente della Regione Puglia all'epoca dei fatti incriminati, anche lui l'altro giorno in una dichiarazione ha respinto ogni accusa. Gli ultimi due avvisi sono partiti dopo che i giudici hanno ascoltato, per l'ennesima volta e per 11 ore di seguito, l'azionista di maggioranza della Ercole Marelli Impianti Tecnologici, Ottavio Pisante, e l'amministratore delegato Paolo Taidelli. Pisante, che con le sue dichiarazioni ha consentito agli inquirenti di risalire alla mappa delle tangenti (fra l'altro è stata rinvenuta un'agenda fitta di annotazioni con appalti e cifre, ritrovata a Milano nell'abitazione di Achille Giroletti, altro dirigente della Emit inquisito), aveva già in passato rivelato di aver avuto contatti con via del Corso, esattamente con il defunto cassiere onorevole Balsamo, tramite un suo collaboratore, per ammorbidire gli esponenti del garofano, non soddisfatti della parte di mazzette a loro riservata. A margine dell'avviso a Formica un piccolo giallo: il parlamentare ha detto di aver ricevuto l'informazione di garanzia dopo aver appreso dal settimanale «Il Mondo», in edicola ieri, di essere indagato. Formica ha pertanto invitato la polizia giudiziaria a prendere a verbale una sua denuncia relativa «alla scandalosa circostanza che a pagina 38 de "Il Mondo" non solo gli è stata attribuita la qualità di indagato, ma si forniscono dati, notizie e circostanze in nessun modo ricavabili dal testo dell'informazione di garanzia». Anna Langone Rino Form Rino Formica, ex ministro socialista delle Finanze

Luoghi citati: Bari, Barletta, Foggia, Manfredonia, Milano, Puglia