Nasce la Pantera anti-psi

Nasce la Pantera anti-psi Nasce la Pantera anti-psi Venezia, protestano gli studenti 20 mila firme contro il garofano VENEZIA. Una nuova «pantera» si aggira per l'Italia. E come per il movimento universitario di cinque anni fa, il tam-tam dei fax ha ricominciato a suonare. Dopo Architettura a Venezia, già occupano la facoltà di Lettere a Palermo e quella di Cagliari. Stavolta però i motivi sono squisitamente politici: niente più aule e lezioni; l'occupazione è contro i quattro no per l'autorizzazione a procedere nei confronti dell'ex segretario del psi Craxi. In breve, gli studenti di Architettura hanno raccolto 20 mila firme, e vanno avanti. Ieri hanno trascinato i sindacati e i parlamentari veneziani di tutti i colori a discutere con loro: si sono fatti promettere non soltanto una collaborazione alla raccolta delle firme, nelle fabbriche come nei partiti e nei quartieri, ma anche un impegno per la modifica di quel capitolo della Costituzione che garantisce al Parlamento l'ultima parola sulle autorizzazioni a procedere. Via, cancellare: hanno detto di sì pds e repubblicani, Rete e Rifondazione comunista, socialisti dissidenti e Alleanza democratica; persino Rosy Bindi, segretario regionale de, ha dato l'adesione; è arrivata quella di Leoluca Orlando e della sua organizzazione, che firmeranno la petizione in tutta Italia; il pds ne ha discusso ieri nella seduta delle cinque e mezzo a Botteghe Oscure che doveva occuparsi delle questioni del governo, e anche il segretario Achille Occhetto ha firmato; e «Il rosso e il nero», la trasmissione televisiva del giovedì sera, dedicherà uno spazio al «movimento» rinato a Venezia. Un ateneo che era all'avanguardia, allora, e che «torna a parlare alla società - come ha ricordato il rettore Marino Folin -; erano anni che l'Università si era chiusa in se stessa.. Il '68 era stata l'ultima grande stagione nella quale l'Università aveva parlato alla società». Però il cosiddetto «dialogo con la società» è cominciato: i veneziani, ma anche i turisti, gli stranieri, firmano e applaudono: «Bene, bravi». La forza di pressione che gli studenti possono avere - la città se lo ricorda - è grande. E il fenomeno potrebbe allargarsi se anche gli altri atenei risponderanno allo stesso modo. Non è in questione solo l'autorizzazione a procedere negata quattro volte per Craxi. Gli studenti, e chi firma con loro, vogliono che il lavoro dei giudici non sia interrotto da un Parlamento che dovrebbe avere ancora pochi mesi di vita. Mario Lollo

Persone citate: Achille Occhetto, Craxi, Folin, Leoluca Orlando, Mario Lollo, Rosy Bindi

Luoghi citati: Cagliari, Italia, Palermo, Venezia