I «millelire» salvati dalla Piaggio

il caso. Baraghini il rivoluzionario trova uno sponsor nella grande industria il caso. Baraghini il rivoluzionario trova uno sponsor nella grande industria I «millelire» salvati dalla Piaggio Un libretto per amare, capire e usare scooter e motorini Due milioni di copie fra edicole, librerie e concessionari i L martirio sta finendo. Dopo privati appelli e pubblici processi, Marcello Baraghini ha trovato il primo salvatore. La «bottega» dei libri a Millelire ha finalmente un po' d'ossigeno per tirare avanti. La Piaggio gli ha teso una mano per realizzare un volumetto di 64 pagine (a millelire naturalmente) tirato in due milioni di copie: Due ruote, manuale d'uso e fantasia secondo il nuovo codice della strada. Un'iniziativa per commentare, rassicurare e informare sull'entrata in vigore del nuovo codice in rapporto alle «due ruote»; e per spiegare le delizie ecologico-pratiche del motoscooter nella giungla d'asfalto. Ma anche un piccolo caso editoriale: l'editore dell'ex estrema sinistra ha fatto un matrimonio con la grande industria, e ha appena iniziato una felice luna di miele in tipografia. Nel Manuale le nuove regole stradali sono chiosate da Giacomo Agostini, il mito del motociclismo; Jannacci, Altan, Gino fr Michele, Bergonzoni, il gruppo musicale «Faso e Elio e le Storie Tese», il verde - e ora ex ministro -Francesco Rutelli (che si è ripreso temporaneamente il manoscritto per correggerlo), Stefano Disegni raccontano tra ironia e amarcord il loro rapporto con vespe, ciao e motorini, fino agli ultimi nati «Sfera» e «Free». Il libricino sarà distribuito a partire dal 19 maggio. Baraghini gongola. L'iniziativa gli permette di incassare un po' di denaro fresco, di sottrarsi «alla morsa delle banche», e di scongiurare il fantasma dell'estinzione più volte evocato. «Dopo il boom dei millelire - dice l'editore romano - ho dovuto passare, senza denaro, a una dimensione industriale e le banche mi hanno messo in ginocchio. Gli interessi sui prestiti si mangiavano tutti gli utili. Ho lanciato un appello per collaborare con qualche azienda. La Piaggio ha risposto per prima, mi pagherà tutta la tiratura del Manuale motociclistico e mi permetterà di respirare. So che i maligni sono già all'opera. L'editore di sinistra che si fa aiutare dagli Agnelli... Beh, sono contento di lavorare con un Agnelli, con la migliore famiglia imprenditoriale d'Italia. L'azienda è intervenuta con molta intelligenza e discrezione». Nel Manuale, Gino & Michele si abbandonano a un commosso «omaggio alla Vespa (e a Georges Perec, che forse un giorno guidò la Vespa)». Da formiche, non possono che essere vicine nello spirito a un altro insetto di successo nella nostra storia. «Mi ricordo che una volta la Vespa non aveva le ali - dicono le due Formiche -. Nemmeno i pungiglioni, aveva. Non era quasi mai gialla. Aveva un parafango davanti che non pungeva. Mi ricordo: la donna felice pensava che un uomo che ha una Vespa è la cosa più divertente che c'è dopo Jerry Lewis e la gomma americana». La memoria gioca con gambe di ragazze al vento, vacanze romane e allegria da boom, braccia tese usate come «frecce», ma soprattutto con una consapevolezza entomologica: «Mi ricordo che la Vespa ha segnato un'epoca. Al contrario del millepiedi che non se l'è cagato mai nessuno». Jannacci con la Vespa ci parlava. «La Vespa era lì ad aspettarmi dopo le serate, dopo le notti passate a studiare tremende nomenclature mediche e mi guardava ccl suo occhio poco orientabile come mi dicesse: "Come va?". Come deve andare! Tu hai tre marce, parti al 10 colpo e hai tutta la vita davanti, hai visto la guerra, la pace, i democristiani, i comunisti, i ladri, gli assassini, quelli che han cercato di rubarti e tu sei sempre partita al pruno colpo, roba da non crederci». fl rutilante Faso confessa un amore giovanile per la Vespa: «Era da Natale che, a guisa di martello pneumatico, bombar- davo mio padre di dépliants reperiti in tutti i concessionari di Milano o alla Fiera della Moto, corredati di prezzo (ovviamente arrotondato per difetto al fine di intortare il genitore)». Ma il «papi marmoreo» dopo aver cassato mille proposte, si ihumina di fronte a una Vespa e capitola. Faso rievoca anche la resurrezione di una vecchia Vespa, abbandonata da anni sotto le intemperie, con il motore grippato: «Al terzo colpo sulla pedivella s'ode a destra una marmitta che romba e a sinistra risponde squillante il motore». La mitica Vespa parte per la vacanza, sgroppandosi per duemila chilometri 160 chili di passeggeri, più zaini. Unico problema, il casco che d'estate ((trasforma i capelli in asparagi». Preoccupati per le chiome? Nessuna paura, Stefano Disegni suggerisce come proteggersi il capo con caschi ad acqua, di spugna, traforo, e anche di mollica di pane convinto che «il casco che vi farete voi non sarà peggiore di quelli che faranno loro». Bruno Ventavo li L'editore: Niente scandali, solo un partner intelligente Rt5PéftA<0DD LE ^£601,6 OK MA A UDIAMO Ptl)N 5-1 CORI. POV/6 ? La vignetta di Altan in copertina del libricino; qui sotto, Enzo Jannacci Marcello Baraghini (a sinistra) il «padre» dei libri «Millelire»; qui accanto Gino & Michele

Luoghi citati: Italia, Milano