Graziato dalle basette di Scalfaro

POLITICA E LOOK POLITICA E LOOK «Il Presidente le ha più lunghe delle mie», assolto sergente degli alpini Graziato dalle basette di Scalfaro Le porta anche Spadolini, De Mita «pentito» ASSOLTO. Le basette del Presidente della Repubblica hanno salvato dal carcere un sergente maggiore degli alpini. Antonio Abis, 35 anni, sposato con tre figli e uno stato di servizio eccellente, ha rischiato due mesi di reclusione per colpa di un paio di basette lunghe fino a metà orecchio. La causa è stata discussa dal Tribunale Militare di Verona. Per l'accusa «l'aspetto del sergente maggiore gli conferiva un contegno carnascialesco». I legali del sottufficiale non hanno misurato la lunghezza dei suoi favoriti ma hanno sfoderato un'arma segreta: Oscar Luigi Scalfaro, comandante in capo delle forze armate, porta le basette più lunghe. Il risultato? I giudici militari hanno dato la vittoria alla difesa: «Il fatto non sussiste». Questione di centimetri, dunque. Ma il caso Abis dura da oltre 380 giorni. Il sergente maggiore era già stato assolto in primo grado. E grazie ai suoi avvocati (Vianini e Ceolotta) ha superato anche il processo d'appello. E non è finita. La tragicommedia potrebbe continuare. Forse l'accusa ricorrerà in Cassazione, ma diventerà difficile controbattere la tesi della difesa: «Aspetto carnascialesco? E Oscar Luigi Scalfaro? L'articolo 87 della Costituzione stabilisce che il Presidente "ha il comando delle Forze Armate". E allora se chi guida l'esercito, l'aviazione e la marina porta le basette più lunghe, come farete a condannare il sergente Abis che le porta più corte?». Una tesi che ha convinto i magistrati militari. I due legali avrebbero potuto fornire un lungo elenco di personalità illustri che coltivano questa piccola civetteria. I basettoni, o fedine o favoriti, sono tipici dell'Ottocento. Allora re, principi e dignitari portavano senza pericolo di essere incarcerati le basette lunghe oltre la metà dell'orecchio. Leopoldo II Granduca di Toscana venne ad- dirittura soprannominato il «Canapone». Poi si passa ai mitici anni Sessanta. Alla fine degli anni Sessanta tornano i basettoni e anche i politici si adeguano. Da Renato Altissimo (attualmente segretario del pli) a Ciriaco De Mita, da Pier Luigi Romita (allora nel psdi dopo il fallimento del primo tentativo di unificazione con il psi) a Scalfaro appunto. Per fortuna del sergente maggiore Abis il presidente Scalfaro non è un «pentito». Ciriaco De Mita, infatti, accorcerà i basettoni come impone la moda degli anni Settanta-Ottanta. Il Presidente della Repubblica, no, e con lui altri protagonisti della politica come il presidente del Senato, Giovanni Spadolini. Fedeli anche Romita e Altissimo. Ma i «pentiti» della basetta sono tanti: c'è Claudio Martelli, fedine lunghe all'inizio della carriera politica, taglio sopra all'orecchio negli anni Ottanta, il periodo del trionfo del craxismo. Poi ci sono Giorgio La Malfa (ex segretario pri) e Clemente Mastella, l'ex fedelissimo di De Mita: prima taglio dei favoriti simile al suo capo poi basette sempre più corte. Lo «Squalo», invece, porta i basettoni. E lo fa con orgoglio perché per il de Vittorio Sbardella sono una parte essenziale della sua faccia da duro, insieme all'immancabile mezzo toscano. Anche Giovanni Goria, ex presidente della Repubblica e ormai ex parlamentare democristiano, porta i favoriti ben oltre la metà dell'orecchio e non disdegna capelli un po' lunghi. Fedine im po' più corte, in bilico sulla metà dell'orecchio, per il leader referendario Mario Segni, per il segretario del pds Achille Occhetto. Si torna al «lungo» in casa socialdemocratica. Romita appunto, fin quando non ha deciso di aderire al psi di Bettino Craxi. Poi gli ex segretari Franco Nicolazzi e Carlo Vizzini. Maurizio Tropeano Per il sottufficiale l'accusa: «Contegno carnascialesco» Anche Mastella e Martelli le hanno accorciate §B v ■«% ÌSSllll Anche Mastella ele hanno accorci wm v A fianco: Ciriaco De Mita ■«% E, da sinistra, ÌSSllll 'I Presidente Scalfaro, Sbardella e Altissimo

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