«Il psi è improponibile»

Dopo il caso Craxi si avvelena la campagna per il sindaco Dopo il caso Craxi si avvelena la campagna per il sindaco «Il psi è improponibile» Castellani ha rifiutato l'appoggio Il psi? «Come alleato è improponibile». L'ha scritto ieri pomeriggio Valentino Castellani, il candidato-sindaco sostenuto da Alleanza per Torino, dal pds e dai verdi del Sì al referendum, al quale il partito di Benvenuto giovedì aveva offerto appoggio. Dopo il «no» all'autorizzazione a procedere contro Craxi, dopo gli applausi dei deputati socialisti alla Camera, «l'apparentamento con la lista del Garofano non s'ha da fare» ha spiegato. Immediata la risposta del segretario socialista Franco Tigani: «L'esimio professor Castellani nei giorni scorsi ha tentato di ottenere i nostri voti senza accettarci come partner. La Camera gli ha dato una mano». Sostiene Tigani: «E' un piano antisocialista consegnato da Castellani all'opinione pubblica, ma architettato da altri. Comunque dimostra il livore che il Professore ha nei confronti del partito sin dall'inizio degli Anni 80». Replica il professor Nicola Tranfaglia, uno degli otto saggi che hanno proposto Castellani sindaco: «Dopo quello che è accaduto a Montecitorio sarà ben difficile per i socialisti trovare alleanze o apparentamenti. Avevamo chiesto loro candidati di specchiata moralità per la lista civica prò Castellani o uno schieramento interamente rinnovato: non hanno risposto». Il pds dà ragione a Tranfaglia: «Non vogliamo avere rapporti politici con questo psi». Il segretario Sergio Chiamparino: «Ave- vamo chiesto ai socialisti torinesi di dare un colpo di spugna sulla vecchia nomenklatura. La discriminante era rappresentata dal sì all'autorizzazione a procedere contro Craxi». Replica il socialista Tigani: «Il psi ha dato ai suoi deputati libertà di coscienza. Non si vede come ciò abbia a che fare con le elezioni di Torino». Domenico Carpanini, capolista del pds alle amministrative: «La gravità di quanto è accaduto a Roma ha costruito un muro invalicabile tra noi e il psi. Spero che i veri socialisti presenti fra i militanti e gli elettori sappiano trarre le conseguenze dai danni terribili che il craxismo ha procurato ai loro ideali». Alle 21 i socialisti si sono riuniti in direttivo per comporre la Usta e dare un volto al candidato sindaco. La battaglia nel partito è sul nome da lanciare nella corsa elettorale: interno ed espressione di chi spera nell'orgoglio di partito? Oppure esterno per dare «il segnale del nuovo»? La risposta oggi. Castellani procede. Ieri il direttivo del pri ha deciso di non presentare simbolo e di entrare nella lista «Alleanza per Torino» che si è «apparentata» ufficialmente con pds e Verdi del Sì. Nasce «Torino liberale» lista che sostiene Zanetti, al quale Valerio Zanone conferma l'appoggio. Per l'ex sindaco questa candidatura rappresenta il punto di «miglior equilibrio» tra chi avrebbe preferito un sindaco indipendente («Aveva ragione Salza») con una Usta senza contrassegni di partito e chi non ha saputo rinunciare al simbolo. «Penso - osserva Zanone - che i due candidati indipendenti, Zanetti e Castellani, farebbero cosa utile se dichiarassero che, qualora uno di essi non entrasse in baUottaggio, sosterrebbe l'altro nel secondo turno». Una cinquantina di intellettuali, cattolici e laici (tra gli altri Zandano, Zunino, Rossignolo, Ravaioli, Lombardo, Lavazza, Grospietro, GaUo-Orsi, Detragiache, Maria Pia Bonanate, Del CoUe, Moia) hanno firmato un appello di sostegno a Giovanni Zanetti. Sul fronte NovelU, i Verdi per Torino (quelli del No al referendum) hanno costituito una Usta denominata «Alleanza verde per Torino». Sarà aperta dai consigUeri regionaU Walter Giuliano e Massimo Marino. In corsa per il voto del 6 giugno ci sarà anche la Usta di Alleanza monarchica, con l'ottavo candidato-sindaco: l'avvocato Roberto Vittucci Righini di Sant'Albino. Sulla scheda, accanto al nome, avrà il simbolo con la corona reale sovrapposta al profilo deU'ItaUa. Il primo degU otto aspiranti al seggio occupato sino a dicembre da Giovanna Cattaneo a presentarsi in piazza sarà Ugo Martinat fmsi): martedì, dopo una fiaccolata missina anti-Craxi, sarà al fianco del segretario Fini in piazza San Carlo, per il comizio che darà avvio alle ostilità deUa campagna elettorale. Giuseppe Sangiorgto Ottavo candidato: è il monarchico Vittucci Righini Appello di Zanone per Zanetti Il prof. Nicola Tranfaglia, uno degli otto «saggi» che sostengono la candidatura Castellani

Luoghi citati: Roma, Torino