Casiraghi, il pentito

Casiraghi, il pentito Casiraghi, il pentito «Perderò la coppa e le vacanze ma voglio restare bianconero» TORINO. Casiraghi e Nazionale: incontrarsi e dirsi arrivederci. Mentre da Coverciano il bianconero prendeva la via di Torino, gli azzurri preparavano i bagagli per Berna. Il dottor Bergamo ieri pomeriggio ha visitato il giocatore per capire bene che cosa in realtà fosse successo. Ed ha confermato la diagnosi emessa dal dottor Ferretti: «Si tratta di una distrazione nello stesso punto dove aveva denunciato gli ultimi infortuni (a Oporto il 24 febbraio e nell'imminenza del match con il Benfica del 15 marzo, ndr). Non mi pare una cosa particolarmente grave. Ma solo dopo l'ecografia, cui Pier Luigi si sottopporrà la prossima settimana, sapremo se si tratta di una recidiva. Ho parlato con il medico della Nazionale e mi ha detto che è dispiaciuto per la pubblicità negativa data al caso. Io posso solo dire, a nome dello staff medico juventino, che il nostro intervento terapeutico e rieducativo è stato fatto secondo un iter normale. Del resto, Casiraghi ha giocato 4 partite, contro Toro, Milan, Paris Saint-Germain e Fiorentina e non ha accusato malanni. Dunque, non abbiamo niente da recriminare». Casiraghi, a Coverciano prima di partire, era sembrato sorpreso dalle dichiarazioni di giovedì del medico juventino: «Bergamo ha parlato di patologia subdola e processo cronico? Non so, lo scopro adesso. Mi ero infortunato anche a Buochs con Maifredi, ma non pensavo ci fosse un nesso tra i due incidenti. Adesso voglio guarire, il futuro non mi interessa. Peccato, oltre al match di Berna rischio di perdere anche la seconda finale Uefa e le vacanze, poiché ho intenzione di curarmi bene». Il giocatore non crede di poter finire sul mercato: «Penso di restare alla Juve, anzi, ne sono sicuro. Quindi ci vedremo al raduno». Punto e a capo. Alla Juve, però, sono molto scocciati per le dichiarazioni rilasciate dal giocatore l'altro ieri. Boniperti e Trapattoni non hanno gradito. Prima di prendere una decisione (multa?) il presidente onorario e il tecnico vogliono guardare negli occhi Casiraghi e sapere con quale spirito e intenzioni abbia detto certe cose. Il Trap, ieri ad Orbassano, si è limitato ad una semplice osservazione serrando i denti: «Noi, alla Juventus, abbiamo la coscienza tranquilla. Pier Luigi si ripresenterà domattina ad Orbassano, discuteremo e chiariremo tutto». Data la momentanea cancellazione di Casiraghi dalla lista dei bianconeri utilizzabili, si fa avanti Ravanelli. E lo fa con toni delicati, sommessi, quasi timidi: «Mi dispiace per Pier Luigi, un infortunio che non ci voleva. Però il suo incidente mi permette di propormi per i prossimi impegni. I mugugni del mio collega? Non credo sia il momento di farne. Da adesso ciò che conta è stare uniti e allineati». Oggi, 1° maggio di riposo. Domani ripresa degli allenamenti a Orbassano e replica lunedì. Martedì partenza per Dortmund. La segreteria bianconera annuncia che i biglietti per la finale di ritorno sono esauriti. La società, frattanto, non tiene chiusi gli occhi e guarda sul mercato. Gli obiettivi sono i soliti (Fortunato, Panucci, Porrini, Francesconi, Tacchinardi, Del Piero, Baldini e Pini). Il mistero riguarda lo straniero, che non sarà Scifo: Vincenzino gode stima ma non troverebbe collocazione in una squadra che ha già Roberto Baggio. [a. e]