Petroni lo scrittore «civile»

Morto a Roma Morto a Roma Petroni lo scrittore «civile» L ROMA O scrittore Guglielmo Petroni è morto giovedì sera a Roma. Era nato a Lucca il 30 ottobre 1911. Tra le sue opere più famose il romanzo II mondo è una prigione, dove racconta la sua prigionia in un carcere nazista. Personalità di grande spicco intellettuale e morale, Petroni ha scritto anche poesie: aveva esordito nel 1935 con Versi e memoria e nel '74 aveva vinto il premio «Strega» con La morte del fiume. Stava portando a termine la seconda parte della sua autobiografia, uscita nel 1984 col titolo II nome delle parole. Alberto Asor Rosa ha definito Il mondo è una prigione «uno tra i titoli più importanti dei tre decenni che hanno seguito la fine della seconda guerra mondiale». Mario Luzi ricorda i suoi versi: «Mi sono reso conto che i suoi sono versi che resistono alla prova del tempo con tutta la loro freschezza originaria». Petroni ha rappresentato una delle voci più alte del primo dopoguerra, legato alla stagione del neorealismo senza rigidità di scuola, sempre affiancando alla scrittura un severo impegno civile. Il presidente del Senato, Giovanni Spadolini, ha inviato alla signora Luisa Petroni un messaggio in cui esprime «sentimenti di profonda e commossa partecipazione al lutto della cultura italiana per la scomparsa di Guglielmo» cui lo legarono vincoli di affettuosa amicizia e di stima. «Egli ha onorato la letteratura italiana di questo secolo e il mestiere stesso di scrittore con la sua autenticità e la sua discrezione, con la sua fedeltà a se stesso e al proprio mondo di valori». I funerali si svolgeranno a Roma lunedì alle 11,30, nella chiesa degli Artisti di Santa Maria in Montesanto, a piazza del Popolo. Dopo la messa e la commemorazione, il corpo di Petroni, secondo la sua volontà, sarà cremato. Le ceneri verranno inumate a Orbetello (Grosseto), comune di cui Petroni era cittadino onorario. Ir. e]

Luoghi citati: Grosseto, Lucca, Orbetello, Roma