«Porca Italia», scontro diplomatico

«Porca Italia», scontro diplomatico PROfESTA DELLA FARNESINA «Porca Italia», scontro diplomatico Titolo-insulto (poi le scuse) su El Pais MADRID. «Porca Italia!». El Pais, il giornale più diffuso in Spagna, non ha mezze misure e annuncia a tutta pagina il titolo (in italiano) del supplemento domenicale, in edicola domani: supplemento che contiene una serie di articoli su «un'Italia corrotta e tempestata di scandali. Dalla politica fino alla mafia». In copertina, le caricature di diverse personalità pubbliche, dall'ex onorevole Ilona Staller discinta a Bettino Craxi e Giulio Andreotti. Fra gli articoli un'intervista con Luciano Benetton e servizi sulla corruzione, sulla mafia, e sulla dolce vita. Ampia documentazione fotografica, anch'essa impostata in chiave critica. Il titolo così violento (in spagnolo oltretutto suona ancora più offensivo) non ha mancato di suscitare forti reazioni: l'ambasciata d'Italia a Madrid ha formulato una «ferma protesta. 11 titolo è volgare, indecente ed inaccettabile». La protesta è stata rivolta al direttore di El Pais Joaquin Estefania Moreira, con copie all'ufficio del ministro portavoce del governo spagnolo ed al ministero degli Esteri. «A prescindere dai contenuti degli articoli pubblicati nel fascicolo in rotocalco» la protesta esprime anche il disappunto per «l'eccesso di volgarità riferito ad un Paese amico come l'Italia». «Mi dispiace molto, abbiamo commesso un errore di ignoranza - replica il direttore Moreira -. La frase "Porca Italia" ha significato diverso per uno spagnolo e per un italiano. In nessun caso intendevamo insultare o ritrarre in modo peggiorativo un Paese che ammiriamo, come testimoniano tutti gli articoli del nostro disgraziato supplemento e le cronache ed editoriali che abbiamo pubblicato in 17 anni di storia». Il supplemento è già stampato, dunque il titolo non si può cambiare. Il direttore non lo ritirerà dal commercio, si limita ad anticipare che oggi sul giornale chiederà scusa «a tutti i lettori di cui abbiamo offeso la sensibilità» e che nell'edizione di domenica pubblicherà una ulteriore spiegazione di come è avvenuto il «deplorevole errore». E conclude «speriamo di poter dimostrare all'Italia che l'errore non è la norma in questo giornale». L'articolo di oggi si intitola «Porco, un eccesso» e dice fra l'altro: «La situazione politica italiana è talmente instabile che richiede una grande capacità di analisi per comprenderla, anche a un Paese così vicino come la Spagna, e non permette superficialità. Non è questo il caso di El Pais, che segue da tempo la situazione italiana. Ma a volte si commettono eccessi che è doveroso correggere... Con il titolo "Porca Italia" era semplicemente nostra intenzione ricalcare la conosciuta espressione italiana "Porca miseria", il che non ci pareva affatto ingiurioso. Ma abbiamo giudicato con un metro che non vale per tutti e rischiamo così di annullare il valore rigoroso degli articoli che analizzano la situazione italiana. Non lasciare che la realtà ti rovini una storia, dice un cinico principio giornalistico. Non sia mai detto che un "porco" rovini la nostra informazione o il nostro rispetto per Italia e italiani». Nel supplemento «incriminato» gli articoli sono preceduti da una introduzione intitolata «El modelo roto» (il modello scassato) firmata dal corrispondente di El Pais da Roma, presentata come «un'analisi completa del torrente degli scandali politici in Italia». In essa si premette che «in soli dodici mesi l'Italia è passata dalla posizione di Repubblica del progresso, del design e dell'immaginazione illimitata a quella di rappresentante del feudo della frode», mentre «i magistrati non possono riempire i vuoti lasciati dalle cadute di Craxi o di Andreotti». Poi l'articolo «I conti oscuri»: «tutti sono sospetti, statisti, politici, imprenditori» e «la corruzione ha raggiunto i livelli più profondi dello Stato italiano». Si parla anche delle varie operazioni Mani Pulite e si sottolinea che fra gli inquisiti vi sono diverse centinaia di personaggi pubblici. Titoletto riquadrato: «Agnelli, Berlusconi, Benetton, De Benedetti, non sono più modelli da imitare». Articolo «I quattro cavalieri», dedicato ai magistrati «senza paura» Dall'Osso, Davigo, Di Pietro e Colombo. Intervista con Benetton: «simbolo dei nuovi imprenditori italiani». Servizio di colore, «Viaggio nel caos»: reazioni del pubblico alla incriminazione di Andreotti. Infine «Nel cuore della mafia»: una descrizione di Cosa Nostra del «giornalista siciliano» - come è precisato nel titolo - Pietro A. Buttitta. [r. sii.] POMA IMIIA! «•'t CO/rupi, y ,,|°".."J. " "l'culoi p„, uo Bt".n<,„ „„, 0„ ,„ JJjJJn'« VH§ t„c..n ' ftjJBfWWrflM ma MMINOS fN (i ano *'! v namfni «ij ATUS Df ISPANA II