«Tangenti? Mai pagate»

«Tangenti? Mai pagate» «Tangenti? Mai pagate» De Benedetti: l'Olivetti è estranea IVREA DAL NOSTRO INVIATO Tangenti? Mai pagate. Nuovo governo? Grande apprezzamento. Dopo cinque ore d'assemblea Olivetti, Carlo De Benedetti sale al settimo piano del «palazzo uffici» e affronta un'altra platea, quella dei giornalisti, meno numerosa ma non meno'aggressiva. Ma voi avete le mani pulite? L'Ingegnere è tassativo: «L'Olivetti non ha mai corrisposto finanziamenti a partiti politici o entità ad essi collegate. E nessun funzionario, dirigente o amministratore è mai stato coinvolto in processi di questo genere». Condivide l'appello di Romiti agli imprenditori? «Non faccio commenti in casa d'altri. E non per ragioni di diplomazia, la mia è una scelta di vita». Ma non rinuncia ad alcune considerazioni. «La maggior parte degli imprenditori italiani non è mai stata e non sarà coinvolta in Tangentopoli - insiste -; bisogna fare una distinzione tra chi fa un mestiere che comporta una difficoltà oggettiva a sottrarsi a un sistema ad alta corruzione come quello italiano. Bisogna distinguere tra chi fa magliette e chi si occupa di lavori pubblici come bisogna distinguere tra persone che il regime prediligeva e quelle che emarginava». Voi su che versante vi siete trovati? De Benedetti fa due esempi: i contatti con la Rizzoli nel 1981 e la vicenda Sme. «Noi non eravamo amati. Pensavamo che fosse un problema di idee, adesso mi rendo conto che c'era qualcos'altro». «Nell'81 Schlesinger e Rizzoli chiesero un incontro a me e a Visentini. L'incontro non sortì effetti per iniziativa dell'aUora ministro delle Finanze Formica - ha detto De Benedetti - mentre l'acquisto della Sme non si è concluso nonostante l'accordo fatto nella sede propria (Mediobanca) e nonostante l'approvazione all'unanimità del consiglio d'anuninistrazione dell'Iri». E conclude: «Noi non eravamo amici». Fa un paragone con la fine del fascismo, quando si fecero processi anche ai profitti di regime che coinvolsero il conte Cini: «Il conte Cini dopo di allora non l'abbiamo più sentito». Che pensa del nuovo governo? «La compagine ha caratteristiche di maggiore forza, di credibilità, rispetto al passato». E Ciampi? «Ho apprezzato la prima cosa che ha detto, cioè che la priorità di questo governo è fare la nuova legge elettorale. E' un grosso passo avanti, anche se siamo in una fase di transizione, di evoluzione». In assemblea ha indicato cinque pilastri: uno è quello delle alleanze. Come la mette con l'ingresso deU'Ibm in Italsiel? «E' una notizia falsa. Mi ha scritto l'amministratore delegato della Finmeccanica, Fabiano Fabiani, proprio in relazione a questo fatto, spiegandomi che l'Ibm gli ha fatto un'offerta per la loro partecipazione in Italsiel facendola valutare da una banca internazionale. Fabiani ricorda poi che il 19 aprile la Finmeccanica ha informato il presidente dell'Italsiel dell'intenzione di cedere l'intera quota posseduta. Francesco Bulk»

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