Però il celacanto esisteva davvero di C. Nov.

Alla ricerca di animali mitici o «nascosti» Alla ricerca di animali mitici o «nascosti» Però il celacanto esisteva davvero Il grifone è esistito veramente? E quell'enorme piovra sconfitta in un disperato corpo a corpo dai marinai del Nautilus è soltanto frutto di fantasia? Forse sì, ma è meglio controllare. Il come lo spiegano oggi alcuni medici nel corso del convegno «Criptozoologia: dalla leggenda alla realtà», che si tiene al Turin Palace, via Sacchi 8, con inizio alle ore 17. Scienza strana questa che cerca gli animali «nascosti» e che ha conseguito nell'ultimo secolo importanti successi, ritrovando esemplari di cui parlavano popoli primitivi e leggende o di cui si ignorava pari pari l'esistenza: per esempio l'okapi, un giraffìde del Congo, nel 1901, o il celacanto (1938), pesce dell'Oceano Indiano coevo dei dinosauri, ritenuto scomparso da 65 milioni di anni. E ancora il tilacino, lupo di Tasmania. Spiega il dott. Crisitano Daglio (uno dei relatori con il prof. Pietro Passerin D'Entrèves, e i dottori Ferruccio Galletti e Fabrizio Gili): «Non meno importante è la Pa- leocriptozoologia, che esamina animali il più delle volte mitici, a nói giunti dipinti o scolpiti da artisti di antiche civiltà, oppure si basa su frammenti di scheletro rinvenuti in scavi archeologici». Se si è fortunati si possono addirittura ricostruire le catene del Dna, codice genetico che potrebbe consentire, un domani, di ricreare in laboratorio specie animali estinte, [c. nov.]

Persone citate: Crisitano Daglio, Fabrizio Gili, Ferruccio Galletti, Pietro Passerin

Luoghi citati: Congo