Roberta studentessa sprint

La Ferrerò prima torinese vincitrice d'una gara nazionale CICLISMO La Ferrerò prima torinese vincitrice d'una gara nazionale Roberta studentessa sprint Universitaria ventiduenne di Rivalta, s'è imposta per distacco a Cittiglio «Il merito è soprattutto delle mie compagne che hanno saputo aiutarmi» Da quando in Italia si pratica il ciclismo femminile a livello agonistico, non era ancora accaduto che un'atleta torinese salisse sul gradino più alto del podio in una gara nazionale riservata alle seniores. La lacuna, che si protraeva da più di trent'anni (la prima gara ufficiale si svolse infatti in provincia di Brescia il 26 agosto 1962 e venne vinta dalla Cressari) è stata colmata nei giorni scorsi da Roberta Ferrerò, di Rivalta, una bella ragazza di 22 anni, impostasi per distacco, un po' a sorpresa ma con pieno merito, nella corsa di Cittiglio (Varese), una delle classiche più impegnative del calendario femminile. Nel paese che ha dato i natali ad Alfredo Binda, Roberta ha preceduto tutte le più forti ciclo-girls italiane: dalla Turcutto alla Bonanomi, dalla Chiappa all'intramontabile Maria Canins (44 anni a giugno), giunta quinta. Comprensibile, dunque, la soddisfazione della Ferrerò, che pedala da quando era poco più di una bambina («Quando avevo 13 anni - racconta - per Natale i miei genitori volevano regalarmi una graziella, io invece ho chiesto la bici da corsa»), ma che prima d'ora non aveva ottenuto risultati importanti: solo un terzo posto in una tappa del Giro dei Laghi del Lazio del '91 e il settimo posto finale nel Giro di Sicilia del '92. Ma qual è il segreto della sua improvvisa metamorfosi? «Nessun segreto - risponde Roberta, che frequenta il terzo anno di Economia e Commercio a Torino dopo aver conseguito la maturità al liceo scientifico di Rivoli -. Semplicemente, sono migliorata sotto l'aspetto muscolare e poi, soprattutto, mi sono finalmente accasata». L'inserimento in una squadra competitiva è stato determinante, nell'esplosione di Roberta a livello nazionale. «Certo - conferma - Anche nelle ultime due stagioni andavo abbastanza bene, ma correndo senza squadra è molto difficile ottenere risultati positivi. Per questo ho accettato subito quando Alfredo Bonariva mi ha proposto di passare nella sua squadra, il G.S. Merate Cantine Pirovano, con la Bonanomi e la Chiappa. E onestamente devo riconoscere che se ho vinto a Cittiglio il merito è soprattutto loro: di Bonariva che mi ha urlato di andare via a 15 chilometri dall'arrivo, e delle mie compagne di squadra che nel grup- po hanno coperto alla perfezione la mia fuga». E adesso, Roberta, quali sono i programmi per il futuro? «Adesso spero di continuare a migliorare. La vittoria di Cittiglio non è che il punto di partenza verso nuovi traguardi che ho capito di poter raggiungere. Mi piacerebbe disputare un buon Giro d'Italia se, come sembra, verrà nuovamente organizzato dopo due anni di pausa. E subito dopo il Giro, in luglio, a Torino si disputerà il campionato italiano». Ovvio che la possibilità di mettersi in luce davanti al pub- blico amico stuzzichi l'ambizione della giovane ciclista. «Già l'anno scorso sul circuito della Pellerina ero andata abbastanza bene. Nel finale ero in fuga con altre cinque o sei, ma fummo raggiunte dal gruppo a 400 metri dall'arrivo. Quest'anno spero di essere più fortunata. Ma il vero obiettivo, che poi è il sogno di tutte le ragazze che corrono in bicicletta, sarebbe quello di entrare a far parte del giro azzurro. Ma non vorrei sembrare troppo presuntuosa, dopo una sola vittoria... ». Franco Bocca Roberta Ferrerò (a destra), 22 anni, ora sogna un posto in Nazionale

Persone citate: Alfredo Binda, Alfredo Bonariva, Bonanomi, Franco Bocca Roberta, Maria Canins, Pirovano, Roberta Ferrerò