Mazzetta per il teleriscaldamento

Arrestato a Milano per concussione, avrebbe preteso cento milioni da impresario Arrestato a Milano per concussione, avrebbe preteso cento milioni da impresario Mazzetta per il teleriscaldamento In carcere Giubergia, amministratore dett'Aem Un amministratore dell'Azienda energetica municipale di Torino è finito nell'inchiesta milanese «Mani Pulite». Giovanni Giubergia, 66 anni, consigliere della commissione amministratrice dell'Agni, è stato arrestato ieri mattina per concussione: avrebbe preteso cento milioni dai titolari dell'azienda Aster che si erano aggiudicati gli appalti per il teleriscaldamento in zona Vallette e a Torino-Sud. La mazzetta sarebbe stata soltanto un anticipo: l'accordo prevedeva il pagamento di mezzo miliardo. Il dirigente si è presentato spontaneamente ai carabinieri nella caserma di via Moscova, a Milano, poi è stato trasferito a San Vittore. Sulla vicenda che ha portato in carcere l'ingegner Giubergia, non è trapelato nulla. Si sa soltanto che il suo nome è stato tirato in ballo nei giorni scorsi da un imprenditore. Non si sa neppure con precisione l'appalto per il quale sarebbe stata chiesta la tangente. La Aster si è infatti aggiudicata due gare con la Aem. La prima, che risale ad alcuni anni fa, riguarda le Vallette: una licitazione privata di 4 miliardi per la posa della tubazione. La seconda riguarda l'operazione teleriscaldamento a Torino - Sud dove la Àster si è assicurato per 20 miliardi l'appalto per la costruzione della centrale d'integrazione. Su questa seconda gara si era già soffermata l'attenzione dei giudici torinesi. Ne aveva parlato nel suo memoriale l'architetto Antonio Savoino, profes¬ sionista che con il suo studio di progettazione era diventato il crocevia di molti appalti pubblici, in particolare nella sanità. Il procuratore aggiunto Maddalena e il pm Corsi avevano avviato un'indagine preliminare: l'Aem aveva inviato una memoria sull'appalto di Torino-Sud dichiarando la sua disponibilità per qualsiasi chiarimento. Torino-Sud è un mega affare di 200 miliardi suddiviso in più lotti. E' un sistema di riscaldamento (il più grande impianto centralizzato d'Italia, servirà 200 mila persone) basato sulla distribuzione di acqua surriscaldata a 120 gradi dall'impianto che produce elettricità a Moncalieri. Il calore verrà ceduto agli utenti di Moncalieri e della zona sud di Torino, i quali potranno avvalersene grazie a speciali «scambiatori» che riscalderanno sia l'acqua dei termosifoni sia quella per uso domestico. Giovanni Giubergia, un'agenzia di assicurazione in via Pietro Micca 3, di area liberale, è alla Aem dal 1971. «Un consigliere stimato da tutti. Il suo arresto - ha detto ieri il direttore generale architetto Giovanni Burzio - ci ha sorpreso molto E' la prima volta, in 85 anni di vita, che l'Aem resta coinvolta in una vicenda giudiziaria. Concussione? Non riesco a comprenderla. La Aster ha sempre presentato i progetti migliori a prezzi più bassi». Nino Pietroplnto La tangente pagata da una delle imprese vincitrici degli appalti per le 'opere del teleriscaldamento sarebbe stata soltanto un anticipo L'accordo prevedeva mezzo miliardo